Presidente, ma un giudice può ordinare un parto cesareo a una donna incinta? «Assolutamente no - replica Mario Zevola, presidente del Tribunale dei minori di Milano - a meno che ci sia un'incapacità di intendere e di volere o di incoscienza o se c'è un pericolo incombente per la mamma o per il bambino».
Cioè nel caso in cui la donna sia in coma o in stato vegetativo e il bimbo sia in sofferenza?
«Esatto. Altrimenti nessun giudice può intromettersi su come una donna debba partorire».
I giudici potrebbero aver compiuto un abuso?
«Per il nostro ordinamento questo comportamento non è corretto. Se non è interdetta, bisogna rispettare la volontà della madre e seguire la procedura ordinaria. Per il cesareo si deve sottoscrivere un consenso informato perché è a tutti gli effetti un intervento chirurgico».
Ma com'è possibile che accadano fatti così nella Ue?
«Io non so che elementi abbiano preso in considerazione i giudici inglesi. E l'unica motivazione che potrei comprendere è che ci sia stato un pericolo di vita per il nascituro o per la madre. Ma in situazioni di emergenza non serve neppure l'ok di un magistrato bensì di un medico che può decidere di intervenire a livello sanitario».
Cosa deve fare la madre per riprendersi la figlia?
«Se vive lì può far valere le sue ragioni così come ogni cittadino britannico. Potrebbe anche farsi sostenere dal consolato italiano, perché ci sono convenzioni internazionali che prevedono l'intervento delle autorità italiane. E all'estero si possono applicare misure transitorie».
Questa bambina sembrerebbe un piccolo ostaggio in mano degli inglesi.
«In teoria è possibile trattenere un bambino solo se è in stato di abbandono ma questo non si realizza immediatamente a meno che non ci sia l'assoluta incapacità della madre a custodire il figlio. E in Italia ci sarebbe una procedura di adottabilità assolutamente garantista nei confronti della mamma che ha diritto a farsi tutelare da un legale».
Ma qui sono già passati 15 mesi da quando ha partorito.
«É un tempo preoccupante. E non capisco come gli accertamenti abbiano richiesto tutto questo tempo. Questo solleva qualche dubbio sull'efficienza dei servizi sociali inglesi».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.