Mazzette al Bolshoi «Diecimila dollari per poter danzare»

Non c'è pace per il Bolshoi. Dopo il recente ritorno al teatro di Serghiei Filin, il direttore artistico rimasto parzialmente accecato da un attacco all'acido lo scorso gennaio, si profila un nuovo scandalo corruzione per il tempio mondiale della danza. Questa volta a scatenare le polemiche è la denuncia, dalle colonne del quotidiano Izvestia, di una diciottenne ballerina Usa, Joy Womack. La giovane, prima americana ad entrare nell'Accademia del Bolshoi, ha accusato la dirigenza del teatro, senza fare nomi, di esigere denaro in cambio di piccole parti durante gli spettacoli. A lei sarebbero stati chiesti diecimila dollari. «Mi dicevano “Joy, tu non hai sponsor, dovresti averne uno. Nel nostro teatro non si fa diversamente”», ha riferito. «È una persona che rispetto molto quella che mi ha parlato di questa somma», ha aggiunto l'americana, senza svelarne l'identità. Nessun cambiamento neppure dopo un colloquio con Filin, che l'avrebbe lasciata nell'anonimato del corpo di ballo senza neppure assistere ad una sua performance.

«Voglio dimenticare tutto questo come un brutto sogno», ha spiegato la ballerina, che ha lasciato il Bolshoi per il meno prestigioso corpo di ballo del Cremlino. Ma Filin non ci sta: sta valutando la possibilità di far causa a Izvestia.

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