NEL SINAI Commando attacca al confine israeliano: ucciso un soldato

Gerusalemme Il governo israeliano ha annunciato che «un grande attacco terroristico è stato sventato» ieri al confine con il Sinai egiziano. Un commando composto da non meno di sei uomini armati di fucili e con giubbotti antiproiettile, uno dei quali era votato alla morte perché portava addosso una cintura esplosiva, ha tentato di penetrare nel territorio dello Stato ebraico nella zona desertica del Ramat Neghev, presso il posto di frontiera di Karem Abu Salem. Il terrorista suicida si è fatto esplodere mentre gli altri componenti del commando aprivano il fuoco contro una pattuglia israeliana che sorvegliava l'area, dove è in corso la costruzione della barriera difensiva di confine che quando sarà completata isolerà completamente Israele dall'Egitto. I militari hanno risposto al fuoco e ne è risultata una breve ma intensissima sparatoria. Il bilancio dell'attacco è cruento: sono morte quattro persone (tre membri del gruppo salafita palestinese Ansar Bait El Maqdes e un soldato israeliano) mentre i feriti sono quattro (tre terroristi e un militare). Sembra che altri membri del commando siano riusciti a fuggire a bordo delle auto su cui erano arrivati al confine israeliano: le autorità egiziane hanno detto che sono attivamente ricercati.
Nella stessa giornata, al Cairo, si sono svolte manifestazioni di protesta di fronte all'ambasciata francese dopo la pubblicazione di vignette satiriche con il profeta Maometto come protagonista sul settimanale Charlie Hebdo. La via Mourad, dove si trova la rappresentanza diplomatica di Parigi, ieri era stata chiusa per il timore di violenze. Alcune decine di manifestanti hanno sventolato bandiere nere con impressa la Shahada, la professione di fede islamica, e hanno lanciato lo slogan «Svegliatevi egiziani, stanno insultando il vostro profeta». Alcuni gruppi hanno anche minacciato di boicottare i prodotti francesi. Alla manifestazione hanno preso parte anche alcuni cristiani copti.

«Tutte le religioni hanno gli estremisti e la persona che ha fatto “The Innocence of Muslims” (il film “blasfemo” su Maometto) sta cercando di creare tensioni settarie tra gli egiziani», hanno detto alcuni crisitiani all'emittente Al-Jazeera Egitto.

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