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Obama da Sex and the City Romney avvisa: "Ci porterà sulla strada della Grecia"

Grazie alla cena elettorale con i vip organizzata dall'attrice Sarah Jessica Parker il presidente ha raccolto due milioni di dollari. Romney parte con un tour in bus. SPECIALE ELEZIONI USA 2012

Obama da Sex and the City Romney avvisa: "Ci porterà sulla strada della Grecia"

Prosegue l'intensa attività di raccolta fondi di Obama. Il presidente degli Stati Uniti, accompagnato dalla first lady Michelle, ha cenato a casa di Sarah Jessica Parker (la Carrie del famoso serial tv "Sex and the City") e del marito, l'attore Matthew Broderick. I 50 partecipanti hanno donato 40mila dollari a testa: raccolti circa 2 milioni di dollari. "Voi - ha detto Obama rivolgendosi ai commensali vip - siete quelli che decideranno lo spareggio. Siete gli arbitri finali rispetto alla direzione in cui andrà il Paese". Tra i presenti alla cena il premio Oscar Meryl Streep, la direttrice di Vogue Anna Wintour. Si è esibita la cantante Mariah Carey, mentre Alicia Keys è intervenuta con un discorso a sostegno del presidente.

Tour in bus per Romney

Mentre Obama si diletta a cena con i vip il suo sfidante repubblicano, Mitt Romney, inizia a ripercorrere gli States in lungo e in largo. E' il suo secondo tour: il primo l'ha fatto per le primarie che l'hanno incoronato candidato del Gop (investitura che riceverà a fine agosto alla convention di Tampa).

L'ex governatore del Massachusetts farà tappa nelle città a suo dire "dimenticate" da Obama. Il tour inizia dal New Hampshire, per poi passare da Pennsylvania, Ohio, Wisconsin, Iowa e Michigan. Romney visiterà in tutto 14 cittadine e villaggi in cinque giorni, nel tour denominato "Every town counts", ogni città conta. Un titolo che mira a denunciare le sviste di Obama. Romney cerca di aggiudicarsi i voti degli elettori ancora indecisi.

Braccio di ferro sull'economia

Ieri Obama e Romney si sono trovati a fare campagna elettorale nello stesso Stato, in Ohio. Mentre Obama era a Cleveland, Romney faceva tappa a Cincinnati. Tra i due circa 320 km di distanza. Ad avvicinare i due sfidanti è stato il tema trattato: l'economia e l'asupicata ripresa. Ancorauna volta Romney ha attaccato Obama, dicendo che cerca la rielezione senza aver mantenuto le promesse fatte durante la campagna elettorale del 2008 e soprattutto con politiche che finora non hanno creato posti di lavoro. Ma il candidato del Gop ha voluto, al contempo, dare un messaggio di fiducia e speranza nel futuro: "L'America è una grande nazione. L'imprenditoria, la passione della nostra gente, la nostra convinzione e la speranza nel futuro, l'affetto per i nostri e per le generazioni future: questi elementi, combinati con politiche che incoraggino il settore privato, causeranno una ripresa, una rinascita dell'economia americana che sorprenderà tutto il mondo". Tradotto in poche parole: l'America ce la può fare, basta che cambi politica.

A Cleveland Obama insiste su punto: "Le prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti daranno agli americani la possibilità di interrompere la situazione di stallo in merito alla direzione che deve prendere il Paese". Le elezioni per il presidente sono una scelta "tra due versioni fondamentalmente diverse" su come far crescere l'economia, creare posti di lavoro per la classe media e ripagare il debito nazionale. La nazione, insiste Obama, è tenuta ferma da uno "stallo" a Washington. Obama ammette che l'economia non è nello stato in cui dovrebbe essere e che il dibattito elettorale ruoterà attorno ai temi della crescita e occupazione. Temi su cui sa di essere attaccabile. E di sicuro verrà attaccato.

Ma, come già nel 2008, vuole convincere gli americani di essere lui l'uomo giusto per affrontare (e superare) la crisi.

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