Pechino, auto esplode in piazza Tienanmen: tre morti e undici feriti

Secondo fonti non ufficiali, potrebbe essersi trattato di un clamoroso atto di protesta: censurate le foto su internet

Pechino, auto esplode in piazza Tienanmen: tre morti e undici feriti

Paura a Pechino. Un’auto si è schiantata contro la folla a piazza Tienanmen causando la morte di cinque persone e ferendone altre trentotto. Nel centralissimo viale Changan l’auto ha preso fuoco dinanzi alle porte della Città Proibita, proprio sotto il gigantesco ritratto di Mao. La polizia ha isolato ed evacuato la zona, di solito affollata anche di turisti, e chiuso la stazione metro Tienanmen Est da cui si accede alla piazza simbolo delle rivolte studentesche del 1989 contro il governo cinese.

Un incidente assolutamente inusuale. Come ha spiegato l'agenzia di notizie ufficiale Xinhua, intorno a mezzogiorno, un Suv ha travolta una barriera di sicurezza all’esterno dell’entrata principale della Città Proibita e ha investito varie persone che si trovavano sul marciapiede. Nell’incidente, che ha coinvolto anche i turisti e gli agenti di polizia, sono morti anche il conducente e due passeggeri che erano nell’abitacolo. Come fa sapere il Southern Metropolis Daily, uno straniero ferito nell'esplosione è invece morto in ospedale. Secondo fonti non ufficiali, non è escluso che possa essersi trattato di un clamoroso atto di protesta, magari un episodio di immolazione. Un turista straniero, presente sul posto e che non ha voluto dare il suo nome, ha riferito di aver sentito un’esplosione precedere l’incendio. L’accesso alla piazza - che è sempre circondata da enormi misure di sicurezza anche perché si trova vicino al centro direzionale del Paese, Zhongnanhai e alla grande Sala del Popolo, dove si riunisce il parlamento - è stato chiuso.

Le fotografie che hanno cominciato a circolare da subito sui social network, alcune delle quali sono state poi rapidamente censurate, mostrano il fumo nero proveniente dall’auto incendiata e che si leva verso il cielo. L’incidente segue di appena tre giorni un omicidio avvenuto all’interno della Citta Proibita, quando un dipendente ha ucciso due colleghi e poi tentato di suicidarsi.

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