Luanda (Angola) - A dare la notizia agli angolani è stato Benedetto XVI, che ieri mattina, all’inizio della messa ha ricordato il sacrificio delle due ragazze morte il giorno precedente nella calca all’ingresso allo stadio dos Coqueiros. Fino a quel momento, infatti, giornali e tv locali avevano ignorato il grave incidente. «Amati fratelli - ha detto il Papa cominciando la celebrazione - desidero includere in questa eucarestia un suffragio particolare per le due giovani che ieri hanno perso la vita allo stadio dos Coqueiros. Affidiamole a Gesù, che le accolga nel suo regno».
«Ai loro familiari e amici - ha aggiunto Ratzinger - esprimo la mia solidarietà e la mie più profonde condoglianze anche perché venivano per incontrarmi. Allo stesso tempo prego per i feriti augurando loro una pronta guarigione. Affidiamoci - ha concluso - ai disegni insondabili di Dio». La disgrazia, che ha provocato, oltre alle due vittime, anche 89 feriti, è avvenuta dopo mezzogiorno, al momento dell’apertura della porta numero 4 dello stadio. Nella ressa incontrollata le due ragazze sono rimaste travolte e schiacciate.
Una di loro, Celine, 22 anni, all’ospedale è stata subito identificata perché portava con sé i documenti. L’altra fino a ieri non aveva ancora un nome, perché priva di documenti: dimostra una ventina d’anni d’età e secondo una voce non confermata sarebbe stata incinta. Nessuno si è ancora presentato a cercarla. Una delegazione della Santa sede, guidata dal Segretario di Stato Tarcisio Bertone, ha reso omaggio e ha pregato davanti alle salme, deposte su due lettighe e coperte da lenzuoli bianchi in una sala dell’ospedale Maria Pia. Celine faceva la catechista nella parrocchia di San Pietro a Luanda. Bertone ha espresso il dolore del Papa ai familiari presenti: la mamma vedova, la sorella maggiore, tre fratelli minori, il nonno, alcuni zii. Celine, anche ieri mattina, era andata in parrocchia a far lezione di catechismo, prima di recarsi allo stadio. Nella visita all’ospedale, la delegazione vaticana è stata accompagnata dal ministro degli Esteri e dalla governatrice di Luanda. Bertone ha chiesto chiarimenti sulla dinamica dell’evento. Tra gli 89 feriti, nessuno è in gravi condizioni.
Le autorità angolane hanno promesso che aiuteranno le famiglie delle vittime e la Santa sede ha chiesto di essere tenuta al corrente sui risultati dell’indagine aperta sull’incidente.
Una tragedia simile, anche se con un bilancio più grave, accadde anche durante il primo viaggio di Papa Wojtyla in Africa. A Kinshasa, capitale dell’allora Zaire, nove fedeli morirono schiacciati tra la folla accorsa per la messa. I feriti furono 78.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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