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Putin mette in guardia Kiev: pronti a bloccare il gas

In una lettera il capo del Cremlino avverte 18 capi di Stato e di governo europei: "Se Kiev non paga i debiti Gazprom sarà obbligato a chiedere il pagamento anticipato o a cessare le consegne"

Putin mette in guardia Kiev: pronti a bloccare il gas

Com'era facilmente prevedibile la Russia gioca la carta del gas. In una lettera che ha mandato a 18 leader europei Vladimir Putin annuncia che il gigante russo del gas Gazprom potrebbe "essere costretto" a richiedere "il pagamento anticipato delle forniture di gas, e in caso di mancato rispetto delle condizioni di pagamento interrompere completamente o in parte le forniture".

La Russia ha quindi esortato i partner europei a risolvere i problemi economici dell’Ucraina "su una base legale".

Putin propone all’Unione europea l’avvio di un negoziato per discutere con urgenza del debito accumulato dall’Ucraina per le forniture di gas. Come aveva fatto sapere premier Dmitry Medvedev il debito complessivo di Kiev ammonta a 16, 6 miliardi di dollari (oltre ai 2,2 miliardi per le forniture ancora non pagate, Mosca rivendica i pagamenti dell’affitto della base del mar Nero di Sebastopoli e la prima tranche di aiuti versata da Mosca in seguito all’accordo di dicembre fra Putin e Yanukovich). Putin ha messo in guardia le nuove autorità di Kiev, che rifiutano di pagare i prezzi del gas russo rivisti pesantemente al rialzo da aprile: la Russia non può sostenere l’economia ucraina per sempre.
"La Russia è pronta a partecipare alla stabilizzazione alla ripresa dell’economia ucraina. Tuttavia non in maniera unilaterale, ma su un piano di uguaglianza con i nostri partner europei. Tenendo conto degli investimenti e delle spese affrontati da lungo tempo dalla Russia per sostenere l’Ucraina", scrive ancora il capo del Cremlino. Nella lettera Putin afferma che la Russia "ha sovvenzionato l’economia ucraina con riduzioni del prezzo del gas negli ultimi quattro anni per un totale di 35,4 miliardi di dollari". Inoltre "la Russia a dicembre ha accordato all’Ucraina un prestito di tre miliardi di dollari". Dal canto loro gli europei si sono accontentati di "dichiarazioni di principio" sottolinea Putin. Tra i paesi a cui è indirizzata la lettera Italia, Francia e Germania.
Un quadro che minaccia l’interruzione delle forniture all’Ucraina "e di conseguenza il transito verso l’Europa, perché le possibilità dell’Ucraina di garantire il transito non sono illimitate", ha affermato il ministro dell’Energia Yuri Prodan a Bruxelles.

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