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Hezbollah conferma: lunedì raid dell'aviazione israeliana in Libano

L'aviazione di Tel Aviv avrebbe lanciato un attacco in un'area vicino al confine con la Siria

I libanesi di Hezbollah hanno confermato oggi lo strike israeliano che lunedì sera ha colpito alcune postazioni in un'area del Libano orientale non lontana dal confine con la Siria.

Alcuni aerei da guerra israeliani hanno attaccato - secondo il quotidiano libanese Daily Star - nell'area di Janta, nelle montagne che dividono il villaggio di Nabi Sheet dalla frontiera. Abitanti di Nabi Sheet hanno detto lunedì alla France Press di avere visto bombe accecanti prima dei raid. In molti hanno segnalato di avere sentito aerei a bassa quota.

Al Manar, televisione libanese megafono di Hezbollah, aveva inizialmente detto di non avere informazioni su un attacco da parte di Israele, parlando solo di "intensi sorvoli sulla regione settentrionale della Bekaa".

Al Arabiya aveva parlato già lunedì di alcuni morti. Oggi lo ha fatto anche il Daily Star, che sostiene le vittime siano state quattro. Obiettivo dell'attacco sarebbero stati missili e piattaforme di lancio in arrivo dalla Siria, destinati agli arsenali di Hezbollah. Il gruppo sciita ha detto oggi che sceglierà "il momento e i luoghi giusti per fare una rappresaglia".

Secondo fonti della sicurezza citate dal quotidiano, la zona colpita è conosciuta come luogo di reclutamento e addestramento degli uomini di Hezbollah e come via per il passaggio di armi in Siria, dove il partito combatte al fianco del governo di Damasco.

Martedì, il premier israeliano Benjamin Netayahu ha detto in conferenza stampa che la politica di Tel Aviv è chiara: "Facciamo ciò che è necessario per garantire la sicurezza del Paese". Né una conferma, né una smentita.

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