
«A volte mi fai paura, per come scatti contro di me, per come reagisci con me... Da quando sei rientrato da Città del Capo, mi aggredisci continuamente. Io capisco che sei malato, ma questo è crudele». Sono due messaggini di Whatsapp che Reeva Steenkamp, la fidanzata di Oscar Pistorius, ha mandato all'atleta sudafricano il 27 gennaio 2013.
Neanche 20 giorni dopo, il 14 febbraio, Pistorius ha ucciso Reeva a colpi di pistola nel bagno di casa. A suo dire, perché l'aveva scambiata per un ladro. I messaggi sono stati letti ieri in aula a Pretoria al processo contro l'atleta paralimpico. Un altro elemento per l'accusa: ha ucciso dopo una lite.
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