Romney contrattacca: economia al disastro, gli americani non si meritano tutto questo

Washington All'indomani del discorso con cui Barack Obama ha accettato la nomination del partito democratico per una seconda sfida per la Casa Bianca, il suo avversario repubblicano Mitt Romney va al contrattacco. E lo fa insistendo sul punto più debole per il presidente ormai quasi uscente: l'economia. «Non è una settimana di buone notizie per quel che riguarda i dati sull'occupazione. E gli americano non meritano questo», ha detto Romney durante un comizio nello Stato della Virginia, uno dei dieci considerati in bilico tra i due contendenti e decisivi per l'assegnazione della vittoria il prossimo 6 novembre. «Quando io faccio una promessa intendo mantenerla»: ha aggiuntoil candidato repubblicano alla Casa Bianca rivolgendosi a Obama, accusato nei giorni scorsi di non aver mantenuto gli impegni presi con gli americani e di proporre nel corso della campagna elettorale solo «promesse riciclate».
Ieri Obama ha insistito che la principale accusa mossagli dal fronte repubblicano, ossia che l'America stia attraversando per causa sua una fase di declino, è falsa. E può, secondo alcuni sondaggi, confortarsi con un leggero recupero di popolarità dopo il discorso finale che ha tenuto alla convention democratica di Charlotte: avrebbe ora tra uno e tre punti di vantaggio su Romney su base nazionale. Ma la partita per la Casa Bianca si gioca sulle vittorie nei singoli Stati, e secondo le rilevazioni statistiche saranno decisivi dieci Stati attualmente in bilico: oltre alla già citata Virginia, l'Ohio, la Florida, il Nevada, la North Carolina, il Colorado, il Wisconsin, l'Iowa, il Michigan e il New Hampshire. Obama è attualmente in vantaggio in tutti questi tranne che nella North Carolina, ma il margine è talmente ridotto ( in alcuni casi è appena allo 0,2 per cento) da risultare facilmente capovolgibile.


Intanto l'ex sfidante repubblicano di Obama nel 2008 John McCain è andato all'attacco dell'altro punto debole dell'attuale amministrazione, la leadership americana nel mondo. In particolare a suo avviso la gestione dell'attuale situazione dell'Iran è paragonabile a «un treno che sta deragliando».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica