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Sandy mette in ginocchio anche Haiti e Cuba

Prima di raggiungere gli Stati Uniti, l'uragano ha provocato vittime e devastazioni anche a Cuba e ad Haiti, dove si teme un peggioramento dell'epidemia di colera. Distrutta gran parte delle coltivazioni

Passata la furia dell'uragano Sandy, la relativa calma lasciata sulle terre devastate da Frankenstorm dà il tempo di riflettere sul da farsi e fare il conto dei danni. Negli Stati Uniti, specie a New York, dove alle case distrutte e alle vittime si aggiungono i problemi non indifferenti provocati dal black out elettrico, che ha lasciato al buio otto milioni di persone. Ma anche nei Caraibi, dove il ciclone è arrivato prima di abbattersi sulle coste degli Usa.

È Cubadebate, sito filo-governativo dell'Havana, a proporre le cifre del passaggio di Sandy sull'isola castrista. Sarebbero 130mila le abitazioni danneggiate nella provincia di Santiago de Cuba. Il dato supera quello fornito in precedenza. Altre 52mila case hanno subito danni nella provincia di Holguin. E a subire la tempesta sono state anche le coltivazioni. Undici le vittime provocate da Sandy a Cuba.

Altri 54 morti si sono registrati ad Haiti, dove si teme ora un'emergenza alimentare. Secondo le autorità locali nel Sud del Paese sarebbe stato distrutto - dato ripreso dalla Bbc - circa il 70% delle coltivazioni. Particolarmente colpite le piantagioni di banane, banane platano e mais. E se non bastasse questo, si teme anche un peggioramento della situazione colera.

La malattia sull'isola è endemica dal gennaio 2010, quando si abbattè su Haiti un terribile terremoto.

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