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Se la Corea bara per studiare negli Usa

Annullate le prove di 1500 candidati all'iscrizione nelle università americane: sapevano già le domande

Barack Obama incontra gli studenti durante la sua recente visita alla Manor New Tech High School ad Austin, in Texas
Barack Obama incontra gli studenti durante la sua recente visita alla Manor New Tech High School ad Austin, in Texas

Un sogno talmente speciale da giustificare qualunque scorrettezza pur di realizzarlo. Studiare nelle università americane non è un mito astratto, ma un obiettivo reso concretissimo da dati di fatto: nella classifica mondiale dei migliori atenei gli Stati Uniti primeggiano. Lo sanno bene in tutto il mondo, ma in Corea (del Sud, è appena il caso di precisarlo...) la competizione per arrivarci aveva passato il limite della correttezza. In altre parole, i candidati baravano a tutt'andare nei test di ammissione, noti sotto la sigla SAT, e il responsabile (americano) della loro gestione a Seul ha preso una decisione che non ha precedenti: li ha annullati in blocco.

La situazione, in effetti, non ammetteva compromessi. Nei centri in cui venivano effettuate le prove di preparazione al test, scrive Time riprendendo informazioni del Wall Street Journal, circolavano a disposizione degli studenti le domande. L'organizzazione no-profit che gestisce i test denuncia che società coreane di tutoring avrebbero ottenuto materiali SAT per ottenerne vantaggi commerciali: per rivenderseli, insomma.

La televisione satellitare americana Cnn riferisce che la magistratura ha ordinato la perquisizione di alcuni centri dove si svolgono i test SAT, alla ricerca delle prove delle scorrettezze. A una decina di responsabili di questi centri è stato vietato di lasciare il Paese fintanto che le indagini proseguono.
I candidati rimasti coinvolti nella vicenda coreana sono 1500. Ed è facile farsi un'idea del giro d'affari che questo genere di corruzione muoveva se si considera che - sempre secondo il Wall Street Journal - un libriccino con le domande ufficiali del test poteva essere acquistato sottobanco all'esorbitante prezzo di oltre 4500 dollari (circa 3500 euro). Una spesa, nota il Time, comunque abbordabile per famiglie che sono pronte a sborsare cifre ingenti per pagare le rette di università prestigiosissime come Harvard, Yale o Princeton.

La Corea del Sud non è un Paese qualsiasi per le università americane. Nell'anno scolastico 2011-12 sono stati oltre 72mila gli studenti di quel Paese che andati a studiare negli Stati Uniti, su un totale di 764mila studenti stranieri che affollavano gli atenei Usa. E questo colloca la Corea al terzo posto nella classifica mondiale. Tra l'altro, sottolinea Time, questo non è il primo «incidente» del genere in Corea. Già nel 2007 furono 900 i candidati al test SAT che si videro annullare la prova perché fu documentato da un'inchiesta che un numero imprecisato di loro aveva avuto accesso in anticipo ad almeno una parte dell'esame. Anche in altri Paesi, naturalmente, avvengono scorrettezze simili: mediamente ogni anno si tengono nel mondo circa 3 milioni di prove SAT, e diverse migliaia vengono annullate.

Quanto ai candidati coreani rimasti esclusi, si presume che i test potranno essere ripetuti in giugno.

Ma molti, per evitare che scadano i tempi utili per le iscrizioni agli atenei Usa, si stanno organizzando per rifare i test in Giappone o a Hong Kong.

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