Se il potente si traveste per sentirsi uno di noi

Anche il marchese Onofrio del Grillo, che aveva la faccia di Alberto Sordi, aveva l'abitudine di mescolarsi con il popolino per farsene beffa crudele. «Ah... me dispiace. Ma io so' io... e voi non siete un c...» Capita anche oggi. La Merkel beccata a fare la spesa al bancone della carne della Galeries Lafayette di Berlino: ha preso anche peperoni, rape, olive e una bottiglia di vino bianco. Il principe William che compra due pizze surgelate, un pacco di patatine fritte, un cespo di lattuga, un succo d'arancio e due bottiglie di minerale in uno sperduto negozio di alimentari a Blaenau Ffestiniog, paesino del Galles del Nord. «Non aveva soldi in tasca - raccontò la commessa Sioned Compton - così le 12 sterline le ha dovute tirare fuori Kate». Capita anche se sei figlia di ex presidente degli Stati Uniti ed ex segretario di Stato e ti chiami Chelsea Clinton. Una volta, pur di passare inosservata, è volata a Londra per farsi un boccone tranquilla al club ristorante marocchino «Ayoush». Il proprietario però l'ha riconosciuta anche lì: «Si sono io. Però, Shhhh...» Sarà il fascino discreto della normalità, sarà che ti stufi di frequentare sempre lo stesso giro, sarà che vuoi assaggiare il piatto degli altri per poi tornare a goderti il tuo, ma non sono pochi quelli si camuffano per sembrare uguali a noi: re, principi, premier, first lady. Una maratona, un museo, un cinemino senza però l'assillo di quelli come noi, che si sa, quando non diventiamo loro siamo un po' invadenti, scocciatori, molesti.

In Italia invece succede poco. Anche perchè con l'aria che tira non si sa mai che se ti riconoscono invece di chiederti una foto ti danno una manica di mazzate. Anche il marchese va aggiornato: «io so' io...». Ma se ti beccano sono c... tuoi.