Sharon alla fine: «Può morire in ogni momento»

Tel Aviv La morte dell'ex premier israeliano Ariel Sharon «è ormai imminente, potrebbe morire in qualsiasi momento» secondo il direttore dell'ospedale in cui è ricoverato da anni per le conseguenze di un grave ictus cerebrale che lo ha colpito esattamente otto anni fa riducendolo in coma.
«Il battito del suo cuore procede meglio di quanto ci si aspettasse, ma la sua vita è ancora in pericolo. Io sono più pessimista di prima», ha aggiunto Zeev Rotstein, direttore dell'ospedale Tel Hashomer nel corso di un'intervista alla radio pubblica israeliana. Poi, con ammirazione, riferendosi al nome del premier, Ariel, che in ebraico significa «Leone di Dio», ha aggiunto: «È un vero leone».
Già da alcuni giorni le condizioni di Sharon, che tra un mese compirebbe 86 anni e che dal 4 gennaio 2006 non ha mai ripreso conoscenza, sono improvvisamente peggiorate in seguito a un blocco renale e i medici hanno chiarito che il suo destino è segnato.
Sharon è una figura di primissimo piano nella storia israeliana.

Le autorità avrebbero già iniziato i preparativi per i funerali di Stato. Generale dall'età di 28 anni, Sharon ha servito come primo ministro di Israele dal 2001 al 2005. Noto per le sue posizioni radicali, favorì però il ritiro israeliano da Gaza.

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