La Siria è sempre più vicina a una svolta. Il Paese, da mesi teatro di una forte opposizione contro il governo di Assad, potrebbe ben presto avere una nuova guida. A lasciarlo intendere, neppure troppo vagamente, è Barack Obama. Il presidente degli Stati Uniti, intervistato dall'Atlantic Monthly, parla di Assad come di un presidente "con i giorni contati".
"Non è questione del se", dice ancora Obama, molto sicuro, piuttosto "del quando".
Un quando che dipende fondamentalmente dal lavoro della comunità internazionale anche se, ammette il Presidente, un problema da non sottovalutare è che "la Siria è un Paese più grande, più sofisticato e più complicato della Libia", in cui "l’opposizione è ampiamente divisa e, malgrado vi sia su questo punto l’unanimità nel mondo arabo, sul piano internazionale paesi come la Russia continuano a bloccare un potenziale mandato o azione dell’Onu".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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