Cronache

Smascherato traffico di droga Calabria-New York: 26 arresti

La cocaina era nascosta in forma liquida in scatole di ananas prodotte da una società della Guyana. Bloccato il boss Frank Lupoi: era in Italia con l'amante polacca

Intervento dell'Fbi nell'operazione "New Bridge"
Intervento dell'Fbi nell'operazione "New Bridge"

Un vero e proprio ponte della droga quello gestito dalla 'Ndrangheta calabrese che, attraverso il Sud America, effetuava lucrosi scambi con Stati Uniti. Le operazioni congiunte dell'Fbi e della Dda di Reggio Calabria hanno smascherato con l'operazione "New Bridge" un traffico di droga da svariati milioni di euro gestito dalle famiglia Ursino e Simonetta con la collaborazione della cosca newyorkese dei Gambino. Il blitz ha portato all'arresto di 26 persone fra Italia e America. Fra queste c'è anche Frank Lupoi, boss newyorkese che si trovava in Italia per concludere l'affare.

Italia e Stati Uniti sono da tempo unite da un ingente traffico internazionale. Per oltre due anni le forze dell'ordine hanno intercettato conversazioni e lettere per un totale di quasi tremila pagine di informativa. Fra queste spuntano anche le dichiarazioni dello stesso Lupoi che, recatosi nel Belpaese con l'amante polacca, puntava a stringere legami più forti con le cosche 'ndrine. Secondo gli investigatori, i cartelli calabresi avevano assunto concrete e avanzate iniziative per comprare e vendere droga per un business di svariati milioni di euro. Al centro l'asse Calabria-New York il porto di Gioia Tauro. Con l'aiuto delle forze dell'ordine americane, la Dda di Reggio Calabria ha interecettato partite di centinaia di chili di cocaina diretti a Gioia Tauro provenienti dalla Guyana. Trasportata in barattoli di cocco e frutta tropicale, commercializzate da piccole aziende locali, la cocaina sarebbe stata poi smerciata in tutta Europa. "Le famiglie calabresi - hanno spiegato gli inquirenti - hanno stipulato un accordo con i cartelli della droga sudamericani per strappare il racket a Cosa Nostra che da anni gestiva le entrate di droga nel Paese".

Già nel novembre del 2013 le operazioni avevano portato al sequestro di un carico di 70 chili di cocaina. Un blitz che aveva infastidito non poco la mafia locale che stava testando la sicurezza della tratta. È stato allora che gli agenti dell'Fbi hanno notificato al comando italiano i sospetti sul coinvolgimento delle famiglie Ursino e Simonetta, capi di una potente 'ndrina della ionica calabrese. Sospettando la partecipazione di altre cosche, i carabinieri hanno allargato gli accertamenti anche alle province di Reggio Calabria, Napoli, Caserta, Torino, Benevento e Catanzaro. Tanto che le persone indagate per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga sono quaranta. Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, si è complimentato con il capo della Polizia, il prefetto Alessandro Pansa, per l'operazione antimafia di oggi. "Un'attività svolta congiuntamente dalla nostra Polizia di Stato e dall'F.B.I.

- ha detto Alfano - che conferma l'impegno e la qualità dei risultati raggiunti nell'azione di contrasto alle più pericolose forme di associazioni criminali di stampo mafioso. Una pericolosa nuova alleanza mafiosa è stata stroncata"

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