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Snowden, Russia contro Usa: "Non ha varcato confine"

Il caso Datagate rischia di sfociare in un incidente diplomatico. Putin: "È un uomo libero: niente estradizione"

Snowden, Russia contro Usa: "Non ha varcato confine"

Edward Snowden, la talpa del Datagate, rischia di creare un vero e proprio incidente diplomatico tra Russia e Stati uniti. Questi ultimi hanno insinuato che Mosca conosce gli spostamenti del giovane e lo ha tenuto nascosto. Dal canto suo, il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov ha sostenuto che il suo governo "non ha nulla a che fare con Snowden", che "non ha varcato il confine russo". Le accuse che arrivano da Washington sono quindi "assolutamente infondate e inaccettabili": "I tentativi di accusare la Russia di violare le leggi americane, quasi in un complotto", ha detto il ministro russo.

Non usa mezzi termini nemmeno Vladimir Putin, secondo cui l'ex agente si trova ancora nell'area transiti dell’aeroporto di Mosca e quindi in territorio internazionale: "Non ha commesso nessun delitto, è un uomo libero e non verrà estradato", ha detto il presidente russo sostenendo che "i servizi segreti non lavorano con lui". La vicenda, comunque, "non avrà ripercussioni sui nostri rapporti con gli Usa", assicura, "Spero che i nostri partner lo capiscano".

Stessa reazione da Pechino. Secondo il portavoce del governo, le accuse rivolte dagli Stati Uniti alla Cina sono "senza fondamento". "Non è stato sensato da parte degli Stati Uniti mettere in discussione la gestione di Hong Kong della questione. Una gestione in linea con le leggi vigenti", ha detto, "Le accuse contro il governo di Pechino sono senza fondamento.

La Cina questo non lo può accettare", ha aggiunto.

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