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Crimea, gli Usa annunciano nuove sanzioni. Risposta immediata da Mosca

Le misure annunciate da Obama colpiranno funzionari e banche. Il Cremlino ha annunciato il divieto d'ingresso per nove funzionari statunitensi

Barack Obama mentre annuncia nuove sanzioni dalla Casa Bianca
Barack Obama mentre annuncia nuove sanzioni dalla Casa Bianca

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è tornato oggi a parlare della crisi ucraina, in un breve commento dalla Casa Bianca, con cui ha annunciato nuove sanzioni che potrebbero colpire l'economia russa.

Ribadendo di ritenere "illegale" il referendum che ha portato la Crimea a staccarsi da Kiev, per chiedere l'annessione a Mosca, Obama ha spiegato che "se ci saranno ulteriori aggressioni da parte della Russia", gli Stati Uniti isoleranno ulteriormente Putin.

Il presidente ha annunciato l'estensione delle sanzioni ad altri venti funzionari e alla Rossiya Bank, istituto bancario con sede a San Pietroburgo. Tra i nomi colpiti ci sono quello del capo di gabinetto del Cremlino, di Sergei Ivanov e di imprenditori vicini a Putin: il suo "banchiere" Yuri Kovalchuk, i fratelli Arkady e Boris Rotenberg e il ceo delle ferrovie russe Vladimir Yakunin. Poi Gennady Timchenko, oligarca di nazionalità finlandese.

L'annuncio della Casa Bianca, sostenuta da un ordine esecutivo già firmato, arriva nello stesso giorno in cui la Camera bassa russa ha firmato l'annessione della Crimea. Ieri era arrivato il via libera della Corte costituzionale e ora manca solo il parere della Camera alta, atteso per domani.

Obama ha parlato di nuove misure, sottolineando però che il canale diplomatico non è ancora chiuso. Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha risposto che l'annessione della Crimea "non sarà soggetta a ripensamento" e che Mosca risponderà "in maniera adeguata a ogni mossa ostile".

La risposta del Cremlino alle sanzioni è arrivata con il divieto d'ingresso in Russia per nove deputati e funzionari statunitensi. Tra di loro John Boehner, speaker della Camera e il senatore John McCain.

Oggi il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, è andato a Mosca per incontrare Putin.

Al termine dell'incontro, ha detto alla stampa di considerare "molto ragionevole" la proposta di schierare osservatori dell'Onu e dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) sul territorio ucraino.

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