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Turchia, tensioni un anno dopo Gezi Park. Arrestato reporter Cnn

Pugno di ferro contro chi è sceso in piazza a un anno dalle proteste di Gezi Park. Arrestato un reporter della Cnn: VIDEO

Turchia, tensioni un anno dopo Gezi Park. Arrestato reporter Cnn

La Turchia vive una nuova giornata di fortissima tensione. A Istanbul la polizia usa i lacrimogeni per disperdere centinaia di manifestanti che hanno deciso di sfidare il divieto di riunirsi per ricordare il primo anniversario dei moti di piazza Taksim contro il governo. Le forze antisommossa hanno usato anche i cannoni ad acqua. Secondo l’emittente televisiva "Haberturk Tv" la polizia avrebbe fatto ricorso a proiettili di gomma nel quartiere di Osmanbey. Negli scontri diverse persone sono rimaste ferite. Alcuni dimostranti hanno sparato fuochi d’artificio contro la polizia vicino alla piazza, mentre due bambini sarebbero stati fermati per aver lanciato pietre contro gli agenti. Situazione analoga anche ad Ankara, dove le forze dell’ordine hanno disperso la folla a piazza Kizilay. Era stato lo stesso primo ministro Erdogan ad annunciare il pugno duro contro i cortei in programma oggi.

Le proteste in ricordo delle otto vittime della repressione dell'anno scorso a Gezi Park sono state organizzate dall'associazione Taksim Solidarity Platform, la stessa che aveva lanciato i cortei del 2013. La città era blindata: dispiegati 25mila poliziotti, 50 cannoni ad acqua e numerosi veicoli blindati, oltre a numerosi elicotteri per evitare assembramenti in piazza Taksim. Gezi Park è stato chiuso stamattina, i turni dei poliziotti sono stati estesi a 12 ore e sono arrivati rinforzi di agenti da 11 province. Una trentina di persone arrestate. Agenti in borghese hanno interrotto una diretta della Cnn e fermato il giornalista Ian Watson. Lo racconta lui stesso, spiegando che la polizia lo ha costretto a inginocchiarsi e che un agente si è poi scusato. Il cronista è stato rimesso in libertà dopo mezz’ora. Centinaia di giovani si sono seduti per terra, libri in mano, vicino a piazza Taksim. Altri si sono avvicinati ai cordoni degli agenti antisommossa, armati di tutto punto, e si sono messi anche loro a leggere libri, in una nuova forma di resistenza passiva alla repressione del movimento. Gli organizzatori della commemorazione hanno invitato tutti a portare un fiore verso Gezi per ricordare le vittime della repressione.

La minaccia di Erdogan

"Se andrete lì (in piazza Taksim, ndr) - ha detto il premier davanti a una folla di sostenitori - le nostre forze di sicurezza hanno ricevuto istruzioni precise e faranno qualsiasi cosa si renda necessaria, dalla a alla z". Poi ha avvertito i manifestanti: "Non vi sarà permesso di farequello che è accaduto lo scorso anno perché siete obbligati a rispettare le nostre leggi. In caso contrario, lo Stato farà quanto necessario per la sua sicurezza". Poi ha insistito evocando lo spettro di un presunto complotto internazionale contro il suo Paese:

538em;">"Mi rivolgo al mio popolo, non cadete in questa trappola, questa non è una innocente azione ambientalista".

Arresto reporter Cnn: VIDEO

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