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Voto in Austria, la grande coalizione resiste a fatica

Popolari e socialdemocratici mantengono a stento la maggiornaza al Parlamento di Vienna, mentre la destra nazionalista e antieuropea cresce

Le elezioni in Austria hanno confermato per un soffio la «grande coalizione» tra socialdemocratci e popolari.

Sia il partito del cancelliere Faymann che quello cattolico hanno perso voti a favore della destra nazionalista guidata da Heinz Strache, che ha in qualche modo raccolto il testimone del defunto Joerg Haider: la Fpoe è infatti arrivata al 22 per cento dei suffragi, a un punto e mezzo dalla Oevp in chiaro calo, mentre anche i socialdemocratici hanno raccolto il peggior risultato della loro storia fermandosi al 26,7%, pur confermandosi il primo partito austriaco.

Crescono i verdi, attorno all'11%, ed entrano al Parlamento di Vienna con pochi seggi due nuove formazioni: il partito del milionario austro-canadese Frank Stronach e quello liberista dei Neos. Per pochi voti dunque rimane confermata la compagine di compromesso di centrosinistra che ha guidato l'Austria negli ultimi anni, ma è chiaro che il vento di destra avanza ed è probabile che si farà sentire più forte alle elezioni europee del prossimo anno

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