Siamo ai titoli di coda della telenovela Etoo. Ieri lattaccante del Camerun ha di fatto detto sì ai rubli di Sulejman Kerimov, oligarca russo, patron dellAnzhi Makhachkala. Una giornata convulsa e alla fine decisiva per il trasferimento in Russia della punta dellInter. Il centro di Milano per qualche ora da triangolo della moda è diventato il centro dellEtoo doro, punti nevralgici la sede dellInter e gli hotel Four Season e Bulgari.
A mezzogiorno laffare entra nel vivo: gli agenti del calciatore incontrano i dirigenti del club russo. Si tratta ed è uno scambio di fax con la società nerazzurra. Nel primo pomeriggio arriva anche Etoo. È la svolta, il giocatore di fatto accetta i 20 milioni di euro per tre anni dellAnzhi. A quel punto la parola passa ai due club. L'agente Fifa Tirri e l'uomo di mercato del club russo Tkachenko, raggiungono la sede dellInter ad aspettarli, Marco Branca e Rinaldo Ghelfi, «il ministro delle finanze» nerazzurro. Ma anche tanti tifosi interisti, ormai rassegnati. Alluscita dopo poco meno di unora dincontro Tkachenko si sbilancia: «Siamo molto vicini. Potremmo chiuderla in ogni momento. Non so se venerdì (domani, ndr) Eto'o andrà a Mosca, ma sono ottimista». Intanto il giocatore non è stato convocato per il trofeo Tim, ufficialmente perché in permesso fanno sapere dal club nerazzurro. Ma manca solo lufficializzazione delladdio. Branca: «È ancora un giocatore dellInter».
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