Eto’o vuole Milano, ma Milano non lo vuole

Il camerunense chiama Galliani poi dice: "Vado all’Inter". Però da Barcellona arriverà solo Zambrotta in rossonero. Juve, dopo Amauri c'è Xabi Alonso

Eto’o vuole Milano, 
ma Milano non lo vuole

Samuel Eto’o si offre alle milanesi, domenica pomeriggio ha chiamato Adriano Galliani e lunedì ha spento i sogni di Juande Ramos tecnico del Tottenham Hotspurs in missione a Barcellona: «Vado all’Inter». Il centravanti camerunense, reduce da una stagione non entusiasmante, sta giocando a farsi desiderare ma nei piani del Milan non è esattamente al primo posto, e quello dell’Inter sembra solo un depistaggio, specie dopo la contropartita tecnica richiesta: Christian Chivu. Juan Laporta deve vendere ma ha pretese eccessive: «Ronaldinho vale più di 40 milioni». Ora Ronnie si porta via con la metà, ieri nuovo incontro tra Ernesto Bronzetti, l’uomo mercato rossonero in Spagna, e Roberto de Assis, il fratello procuratore del brasiliano. Il Milan offre dai 25 ai 30 milioni e nell’operazione inserisce anche il rientro in Italia di Gianluca Zambrotta. Laporta per l’ex juventino chiede 11 milioni, il Milan ha fatto sapere al presidente del Barça che si ferma a 7 ed è disposto ad attendere fino al termine di questa settimana, poi si metterà sulle tracce di un nuovo difensore esterno. E se Laporta non ridimensiona le pretese, gli sarà molto difficile recuperare un po’ di euro per rivoluzionare la squadra, soprattutto dopo la delusione del mancato cameo nell’ultimo film di Woody Allen. Laporta avrebbe dovuto apparire per pochi secondi con Penelope Cruz ma in fase di montaggio la scena è stata tagliata.

I contatti con via Turati restano comunque frequenti, anche se ora Laporta ha solo quattro giorni di tempo per liberare due calciatori che hanno già espresso il desiderio di vestire la maglia rossonera. Ci sarebbe poi il caso Didier Drogba che anche alla vigilia della finale di Champions non si è dimenticato di elogiare il suo vecchio allenatore Mourinho denigrando ancora una volta l’attuale tecnico Grant: «Se siamo arrivati in finale non è certo merito suo, lui è un patrigno che non mi sono scelto». Grant potrebbe rimanere al Chelsea come secondo, Drogba si sta tagliando ogni futuro. Frank Lampard è un altro londinese che dopo la finale di ieri potrebbe lasciare, è un obiettivo di Massimo Moratti al quale ha fatto sapere che prenderà una decisione dopo una vacanza di riflessione: ama Londra, è un simbolo dei Blue. Il Milan comunque un centravanti lo cerca e un altro lo sta scaricando. Il primo è Borriello, il secondo è Gilardino. Galliani ha assicurato che non c’è alcuna trattativa in corso ma da Firenze si mormora di un accordo ormai raggiunto con Gilardino, con la Fiorentina che non potendo garantire al centravanti il medesimo ingaggio, spalmerebbe il tutto con un quinquennale. Di concreto c’è solo la Juve che sta monopolizzando questa prima parte del mercato: tratta Iaquinta con la Roma e pensa a Mancini, ha raggiunto l’accordo sull’ingaggio con Amauri, quadriennale a 3,7 milioni, e ora punta decisa sullo spagnolo del Liverpool Xabi Alonso, trattativa che vede coinvolti direttamente l’ad Jean Claude Blanc e il manager dei reds Alvaro Benitez.

La Roma è in stand by, entro la fine del mese deve presentare il piano per rientrare dal debito con Unicredit di 326 milioni, e potrebbe essere costretta a cedere i pezzi buoni anche se a fine settimana si rifaranno vivi gli americani, quelli arrivati prima di Soros per interderci. Il Real è su Mirko Vucinic.

Il giocatore è in comproprietà con il Lecce che pretende 10milioni per lasciarlo, il Real ne offre 25 per acquistarlo. Aquilani è sempre sull’orlo di un clamoroso trasferiento: immaginate il popolo giallorosso come reagirebbe davanti alla cessione del suo miglior giovane talento all’amatissima Inter di Mancini.

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