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Eto'o: "Io non bacio la maglia ma sono qui per fare la storia"

Il centravanti camerunense, accolto con entusiasmo dai tifosi dell'Inter ad Appiano Gentile, prende le distanze da Ibrahimovic, che appena arrivato a Barcellona ha baciato la maglia blaugrana: "Devo vincere e giadagnarmi la fiducia dei tifosi. Il rapporto con loro si crea gradualmente, non a tavolino"

Eto'o: "Io non bacio la maglia ma sono qui per fare la storia"

Appiano Gentile - Nel calcio c'è chi bacia le maglie e chi si limita a indossarle, onorandole con l'impegno e la professionalità (e magari anche i gol). Samuel Eto'o, ultimo acquisto dell'Inter, appartiene alla seconda categoria. E ci tiene a farlo sapere, prendendo le distanze da Ibrahimovic, che appena arrivato a Barcellona ha baciato la maglia blaugrana. Mentre qualche anno fa, appena lasciò la Juve per andare a Milano, disse che fin da ragazzo aveva simpatizzato per l'Inter. Insomma, la coerenza non è proprio il lato forte per lo svedese. Ma Ibracadabra è già storia per i nerazzurri. La pagina è stata voltata. Ora è il tempo di Eto'o. 

Entusiasmo ad Appiano Gentile Ad accogliere Eto'o c'erano mille tifosi giunti appositamente al centro sportivo di Appiano Gentile per salutare l'arrivo del camerunense, l’ultimo grande colpo dell'Inter. L’attaccante si è sottoposto al rito delle foto e, subito dopo, ha fatto un giro sul campo della Pinetina, godendosi la sua prima dose di cori e applausi nerazzurri. Poi si è messo la maglia, la numero nove, e ha fatto alcuni palleggi, andando poi a bordo campo per prendersi la bandiera del Camerun portatagli in dono da alcuni suoi connazionali.

Il confronto con Ibra "Io devo vincere e giadagnarmi la fiducia dei tifosi. Il rapporto con loro si crea gradualmente, non a tavolino. Se Ibrahimovic vuole baciare la maglia, la baci". Il nuovo centravanti dell’Inter spiega per quale motivo non ha baciato la maglia nerazzurra per cominciare la nuova avventura. Ieri invece a Barcellona Ibrahimovic si è presentato al pubblico del Nou Camp baciando la casacca blaugrana.

Qui per fare la storia Ancora mistero sulle prime conversazioni tra Mourinho ed Eto'o. "Il mister avrà le sue sorprese, non sarò io a rivelarlo qui. Quello che si dice in spogliatoio, resta in spogliatoio. Non sono io a dover dire quando sarò pronto. Deciderà l’allenatore, io darò tutto", aggiunge riferendosi all’ipotesi di esordire l’8 agosto, a Pechino, nella sfida con la Lazio valida per la Supercoppa.

In coppia con Milito Non ci sono ancora certezze assolute ma Eto'o sembra destinato a fare coppia, nell'attacco nerazzurro, con Diego Milito. "È un ottimo giocatore, ma non so quale sarà la formazione. Siamo un gruppo di calciatori, siamo tutti importanti e ognuno è fondamentale per gli altri dieci", dice il camerunense. In passato si è parlato di contatti con il Milan. "Abbiamo parlato con molti club, non solo italiani: l’importante è che io sia andato dove volevo, il resto è acqua passata", dice tagliando corto. 

Calcio e razzismo In Spagna Eto'o è stato vittima di insulti razzisti. Il giocatore non ha dimenticato ma guarda avanti: "Sono partito dal Camerun come cittadino del mondo e come tale vorrei essere felice dappertutto. Lo sono stato in Spagna, spero di essere anche in Italia. So che il problema del razzismo esiste, ma ne parlerò se verificherà qualcosa.

Credo, al di là di questo, che sia un problema di educazione e le decisioni competono ai politici".

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