Euro: attenzione agli aumenti ingiustificati

Si parla tanto di aumenti causati dall’entrata in vigore dell’Euro.
Qualche giorno fa ho chiamato un tecnico della ditta con la quale avevo sottoscritto il contratto per la manutenzione programmata della mia caldaia a metano.
Tale contratto, firmato nel 2002, prevedeva una tariffa di 62 euro annuali. Al termine della sua validità, esso sarebbe stato tacitamente rinnovato, in mancanza della disdetta con raccomandata R/R con la clausola che la tariffa sarebbe stata aggiornata «subendo in seguito gli aumenti del carovita».
Al termine dei controlli il tecnico mi ha presentato il nuovo contratto simile al precedente con la sola variante che la tariffa passava da 62 a 70 euro. Memore della clausola mi sono fidato dei calcoli della ditta ed ho accettato apponendo la mia firma.
Nella stessa mattina, più per curiosità che per sfiducia, ho voluto fare i conti degli aumenti, tenendo come mese di riferimento l'aumento Istat nei mesi di giugno.
Sorpresa: sommando gli aumenti del 2003 (2,8%), del 2004 (2,4%) e del 2005 (1,8%), si ha un aumento totale del 7%.


Questo avrebbe dovuto portare la tariffa a 66,44 euro, invece che a 70 euro che corrispondono all’aumento del 12%.
E poi diamo la colpa all’Euro!

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