Martin Schulz torna ad attaccare. I suoi bersagli sono il premier italiano Silvio Berlusconi e il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, colpevole secondo leurodeputato socialista, di essere stato troppo tenero col Cavaliere. Ma agli insulti di Schulz reagisce leuroparlamentare del Pdl Enzo Rivellini, che chiede le scuse allItalia da parte del capogruppo dei socialisti al Parlamento europeo.
Per Schulz il presidente della Commissione europea «non ha reagito in modo abbastanza forte» agli attacchi del premier italiano Silvio Berlusconi contro le «esternazioni» dei portavoce e dei commissari Ue, nellambito della polemica sui respingimenti in mare dei clandestini. «Di fronte allincapacità di questuomo (Berlusconi, ndr) di rispettare le regole democratiche - ha detto Schulz ai cronisti alla fine dellaudizione in cui ieri Barroso ha presentato al gruppo dei Socialisti e democratici il programma per il suo secondo mandato - mi sarei aspettato che il presidente della Commissione gli avrebbe detto stai zitto». Affermazioni gravi, cui Rivellini risponde con forza: «Ho proposto al gruppo Pdl-Ppe - spiega in una nota - che ha immediatamente aderito, di sottoscrivere una nota congiunta da inviare al presidente del gruppo parlamentare Socialisti e democratici, onorevole Martin Schulz, che ancora una volta ha insultato il presidente del Consiglio dei ministri italiano, onorevole Silvio Berlusconi, scomodando, stavolta, il grande Totò de Curtis (leurodeputato socialista aveva fatto una battuta anche su Totò e la simpatia del Cavaliere, ndr). Ritengo che tutto ciò non sia corretto, soprattutto se questo tipo di interventi offensivi proviene da un autorevole esponente politico istituzionale.
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