da Milano
Ieri il volo «all business» New York-Milano di Eurofly è atterrato a Malpensa con 12 passeggeri su 48 posti: una perdita secca di almeno 50mila euro. Si tratta di un «prodotto» che, nonostante gli sforzi della compagnia, stenta a decollare, e che è una delle origini sia delle difficoltà di bilancio, sia della forte tensione tra azionista e amministratore delegato, ovvero tra Banca Profilo, che controlla la compagnia attraverso il fondo Spinnaker, e Augusto Angioletti (che in proprio ha poco più del 5% Eurofly). Il cda, dopo le dimissioni di alcuni membri, è decaduto e sarà rieletto dallassemblea il 27 dicembre; improbabile che Angioletti venga confermato, mentre ci si aspetta un nuovo management.
La Borsa annusa un profondo riassetto della società e da giorni scommette sul titolo: anche ieri, dopo ripetuti rinvii al rialzo, ha chiuso con un più 13,8% (più 47% in sei sedute); gli scambi hanno sfiorato il 25% del capitale. Solo acquisti speculativi o rastrellamento? Luno e laltro: qualcuno potrebbe infatti posizionarsi per trattare un ingresso da posizione di forza. Non si può negare una certa disaffezione dellazionista di maggioranza (44%), che il 21 dicembre vedrà scadere parte della propria clausola di lock-up, e quindi sarà libero di prendere anche decisioni radicali. La compagnia ha smentito contatti per alleanze commerciali, mentre Profilo ha confermato contatti a livello informale con controparti interessate a valutare ipotesi di operazioni anche di integrazione industriale. Non si profila unoperazione puramente finanziaria, dunque, ma unintegrazione sul modello di quella incompiuta con Livingston-Lauda.
I colloqui si scontrano però sulla struttura di costi elevati di Eurofly e sulle sue condizioni di conto economico; ragioni che inducono le possibili controparti a muoversi con particolare prudenza.
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