
Quanti soldi vengono distribuiti dall'Unione europea per tutto quanto gravita attorno al mondo dei migranti? Si parla nell'ordine di decini di milioni di euro, contributi a pioggia per università e organizzazioni che progettano studi di ogni tipo, oltre che per il "Corano europeo", che alimentano il mondo islamico "istituzionalmente". È l'onorevole Silvia Sardone a far emergere ulteriori finanziamenti dopo i 10 milioni di euro destinati al cosiddetto "Corano europeo" e i 17 milioni di euro per ricerche su Islam, sharia e islamofobia.
Consultando le banche dati dei finanziamenti elargiti dell'Unione Europea, in gran parte provenienti dal Consiglio europeo, è emerso che sono stati destinati circa 27 milioni di euro a studi su migranti, accoglienza e ONG. "Negli ultimi dieci anni, la propaganda filo-immigrazionista e pro-accoglienza indiscriminata si è diffusa in Europa grazie alla sinistra ideologica. Non mi stupisce quindi la quantità di finanziamenti 'mirati'. Tuttavia, trovo inaccettabile l'enorme impiego di fondi pubblici, soprattutto ora che la Commissione Europea, seppur molto timidamente, sta valutando riforme più restrittive in materia di immigrazione, asilo e rimpatri", ha dichiarato l'onorevole Sardone, europarlamentare e vicesegretario della Lega. "Come già emerso con i milioni stanziati per studi sull'Islam, sembra evidente una precisa volontà politica nella selezione dei progetti da finanziare. Presenterò un'interrogazione alla Commissione Europea per chiarire con quali criteri vengono scelti i progetti, come avviene la valutazione e il controllo, e come si intenda garantire maggiore neutralità ideologica nella distribuzione dei fondi. L'Unione Europea non può usare i soldi dei cittadini per fare propaganda", ha concluso.
La ripartizione di questi 27 milioni vede 5 milioni di euro per l'università di Hannover per finanziare uno studio su come "chiedere ai potenziali migranti in quale luogo si sentirebbero a casa". E ancora, per esempio, 3 milioni sono andati all'università del Belgio per uno studio su "come riaprire un dialogo equo sulla migrazione", altri 3 all'università di Lione per uno studio su "soluzioni abitative innovative per l'inserimento dei migranti".
E poi ci sono i 5 milioni di euro elargiti all'università di Barcellona per uno studio intitolato "uno strumento predittivo per aiutare le ONG a gestire meglio le esigenze dei migranti". Nell'elenco ci sono anche università italiane, come quella di di Modena e Reggio Emilia con lo studio "una piattaforma per le narrazioni sulle migrazioni passate e presenti" a cui sono andati 3 milioni di euro.