Pfizergate, mozione di sfiducia contro von der Leyen. Lei: "Nessun contratto inappropriato"

La presidente della Commissione europea attacca i conservatori: “C'è in corso una caccia alle streghe ma non cederemo”. Sul dossier vaccini: “Non era un segreto che parlassi con gli ad delle aziende”

Pfizergate, mozione di sfiducia contro von der Leyen. Lei: "Nessun contratto inappropriato"
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È in discussione al Parlamento europeo una mozione di censura presentata contro la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Il voto è previsto giovedì. La sfiducia è stata promossa dall’eurodeputato romeno Gheorghe Piperea del gruppo dei Conservatori e Riformisti (ECR): nel mirino il Pfizergate, ma non solo. Per essere approvata dovrebbe essere sostenuta da due terzi dei votanti e i gruppi di maggioranza che hanno appoggiato la rielezione della tedesca hanno già reso noto che voteranno contro, ma il dibattito è rovente. La leader del governo europeo non ha utilizzato troppi giri di parole: “La sfiducia è firmata dagli amici di Putin, non ci sono contratti inappropriati”.

Ma andiamo per gradi. A prendere la parola alla plenaria è stato Piperea per illustrare la mozione di censura, definita “uno strumento per rafforzare la democrazia: non è un problema, è una soluzione, a favore della trasparenza”. "La Commissione ha escluso il Parlamento, il processo decisionale è diventato opaco", ha aggiunto riferendosi al ricorso dell'iter di urgenza per approvare il riarmo Ue. "I cittadini europei ci hanno chiesto pulizia". In primis, nel mirino del vicepresidente del gruppo Ecr è la modalità in cui nel 2021 furono reperiti i vaccini anti-Covid dell’azienda farmaceutica Pfizer. I negoziati furono condotti dalla von der Leyen con l’ad Albert Bourla sia per telefono che attraverso uno scambio di sms. La Commissione si rifiutò di rendere pubblici i messaggi, innescando varie teorie, comprese quelle cospirazioniste. L’addebito nei confronti dell’ex ministra della Difesa di Berlino è la scarsa trasparenza nelle trattative per l’acquisto dei vaccini contro il Covid, ma vengono citati anche l’uso improprio dei trattati europei per promuovere il piano di riarmo europeo e l’interferenza nei processi elettorali di alcuni Stati membri, tra cui Romania e Germania.

La replica della von der Leyen è stata tranchant. “Ciò che abbiamo appena sentito dal signor Piperea era chiaro a tutti. È tratto direttamente dal più antico repertorio degli estremisti. Polarizzare la società ed erodere la fiducia nella democrazia con false affermazioni sull'ingerenza elettorale. Tentare di riscrivere la storia di come l'Europa ha superato con successo una pandemia globale insieme, dai vaccini al NexGenEU. Inventare cospirazioni smentite sui messaggi di testo. Qui c'è una scelta” le parole della presidente della Commissione Ue: “Possiamo seguire il signor Piperea nel suo mondo di cospirazioni e presunti sinistri complotti da - quello che lui chiama - 'Bruxelles', oppure possiamo chiaramente dichiarare la cosa per quello che è: un altro rozzo tentativo di creare una spaccatura tra le nostre istituzioni, tra le forze pro-europee e pro-democratiche di quest'Aula. Non possiamo mai permettere che ciò accada, e non lo faremo mai”.

"Siamo entrati in un'atmosfera di lotta tra democrazia e liberalismo, come si sente dire, e vediamo le minacce allarmanti dei partiti estremisti che vogliono polarizzare le nostre società con la disinformazione. Non ci sono prove che abbiano una risposta, ma ci sono ampie prove che molti sono sostenuti dai nostri nemici e dai loro burattinai in Russia o altrove" ha aggiunto la von der Leyen, che ha parlato apertamente di “caccia alle streghe”. Soffermandosi sul caso Pfizer, la politica ha ricordato di essere “stata in contatto con le aziende dei vaccini, cercavo aiuto, ma supporre che questi contatti siano stati inappropriati è sbagliato e falso. Ogni contratto negoziato è stato valutato da ognuno degli Stati membri, nessun mistero. I 27 stati membri hanno deciso spontaneamente: erano tutti al corrente. Dire il contrario è una bugia".

Il dibattito è rovente. L'eurodeputato dei Patrioti Fabrice Leggeri ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo alla sfiducia: "Lei, presidente, ha agito da sola, fuori dal quadro democratico. L'Europa è governata all'oscuro dei popoli: il Green Deal strangola i nostri lavoratori. Lei difende una Europa che vuole cancellare le Nazioni. Noi voteremo questa sfiducia non solo come gesto di opposizione ma come un atto di responsabilità perché esiste la possibilità di un'altra Europa". Anche il Movimento 5 Stelle si schiererà contro la leader della Commissione europea: "Pur non condividendo i valori politici della maggioranza dei firmatari della mozione, giovedì prossimo confermeremo il nostro voto di sfiducia al Parlamento europeo. Perché per noi era sfiducia un anno fa ed è sfiducia oggi.

Lasciare nelle mani di forze anti-europee l'opposizione a questa Commissione sarebbe un suicidio storico. Milioni di cittadini che credono nell'Unione europea, nella democrazia e nella giustizia sociale ci chiedono oggi di mandare a casa Von der Leyen e noi con coerenza li rappresenteremo".

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