Bruxelles - In Italia la regione più ricca è la Lombardia, la più povera la Sicilia, ma tra le prime quindici nell'Unione europea con il più alto pil per abitante non figura alcuna regione italiana: lo dice Eurostat, l'ufficio europeo di statistica, che oggi ha reso noto il prodotto interno lordo per abitante, espresso in standard di potere d'acquisto, di 268 regioni dell'Ue-27. Secondo i dati, relativi al 2004, la regione di Londra resta la più ricca dell'Unione con un pil per abitante pari al 303%, considerando 100 la media Ue-27.
Nella nuova fotografia, rispetto a quella diffusa nel settembre scorso relativa al 2003 ed ancora riferita solo ai 25, quindi senza Romania e Bulgaria, non figura più alcuna regione italiana nel gruppo di testa delle più ricche. Dopo Londra, la classifica vede Lussemburgo, Bruxelles-capitale, Amburgo, Vienna, la regione di Parigi Ile de France, seguita da tre contee inglesi e dall'Alta Baviera. In alcune regioni ricche, fa notare Eurostat, il livello di pil per abitante è tuttavia molto influenzato anche dal flusso di pendolari che aumentano la produzione ad un livello che non potrebbe essere raggiunto della sola popolazione residente: è questo il caso, in particolare, delle grandi città.
Per l'Italia, che fino al 2003 contava la provincia autonoma di Bolzano all'ottavo posto in Ue, i dati Eurostat indicano la Lombardia al top con un pil pro-capite del 141,5% rispetto alla media Ue, mentre fanalino di coda è la Sicilia con il 67,3%. Anche in questo caso, tuttavia, la percentuale della regione italiana è ben lontana da quella delle più povere dell'Ue-27, tutte rumene e bulgare, se si escludono tre polacche. La più povera dei Ventisette è la regione rumena del Nord-est con il 24% di pil pro-capite rispetto alla media Ue. Tra le 46 regioni che superano la soglia del 125% del pil pro-capite della media Ue, otto sono regioni tedesche e inglesi, sette italiane, cinque olandesi, quattro austriache e tre del Belgio.
Nel gruppo di testa delle italiane, con la Lombardia, anche Bolzano (140,2%), Lazio (131,8%) ed Emilia Romagna (130,4%).
Mentre tra le regioni che si situano sotto il 75% della media Ue e quindi possono accedere ai fondi strutturali che Bruxelles destina alle regioni più povere (obiettivo convergenza), per l'Italia, oltre alla Sicilia, figurano la Campania (68,4%), la Puglia (69,8%) e la Calabria (68,5%).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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