Evangelico al San Carlo: si risparmia solo sui reparti, ma non sui primari

Evangelico al San Carlo: si risparmia solo sui reparti, ma non sui primari

(...) Ora siamo al dunque: il 18 aprile ci sarà il passaggio, trasloco compreso, del gigante Evangelico nella sede decentrata. E se per quanto riguarda la Ginecologia non dovrebbero esservi sovrapposizioni, non così è per la Neonatologia, che all’Evangelico è guidata da uno specialista e a Voltri da un altro. Due dirigenti, due staff, doppi stipendi. Un solo reparto. E allora come risolvere il problema? Semplice sarebbe stato trasferire in blocco, come si pensava in un primo tempo, le professionalità elevate e le competenze note a livello italiano (vedi il riconoscimento «Eccellenza rosa» di Onda, osservatorio nazionale sulla salute della donna all’ospedale di Castelletto) dell’Evangelico a Voltri, magari spostando il dirigente del San Carlo ad altro incarico, certo di eguale peso.
Ma non sarà così. Sembra infatti che la dirigenza della Asl 3 abbia elaborato un documento in base al quale il primario di Voltri avrà lui in mano la gestione di una struttura complessa sulla falsariga di quello che fino ad oggi è avvenuto all’Evangelico: dunque un percorso nascita completo, dall’approccio alla mamma, al corso di preparazione al parto, alla nascita e allo screening neonatale del bambino, fino all’ambulatorio per la promozione e il sostegno dell’allattamento al seno. Tale struttura complessa avrebbe anche compiti di formazione del personale e gestirebbe la comunicazione tra il personale e tra operatori sanitari e utenza. Una mezza novità a Voltri, un progetto stracollaudato all’Evangelico dove lo staff medico e infermieristico ha da tempo imboccato la strada delle strategie d’avanguardia per il benessere neonatale.
E il primario dell’Evangelico? Avrà le mani legate dalle competenze date al collega, e dunque avrà difficoltà a lavorare o nel migliore dei casi starà a guardare. Con bella pace dei conti in rosso della sanità.
«Alla fine comunque ne resterà uno solo...» spiega l’assessore regionale alla sanità Claudio Montaldo, che non nasconde il fatto anomalo che «per il momento ci sarà una sovrapposizione... con due primari e due strutture almeno per un po’ di tempo». Ma per quanto si può sapere i due medici hanno circa la stessa età e anche dal punto di vista strettamente anagrafico non sarebbero in procinto di essere collocati a riposo.
Allora dove sta il risparmio se si fanno due strutture? «Non facciamo due strutture, ci sono già, non è che possiamo licenziarne uno», abbozza Montaldo, rimandando la palla alla direzione dell’Evangelico che «dovrà decidere come gestire la situazione delle due strutture, l’ultima decisione spetta a loro».
Resta il fatto che il trasferimento dei reparti dell’Evangelico al San Carlo non può portarsi dietro come conseguenza che tutte le donne che oggi si rivolgono alle cure dell’ospedale di Castelletto attraversino tutta la città per andare a Voltri: se così fosse, forse nel ponente le nascite non sarebbero solo 180 all’anno, contro le 800 dell’Evangelico.
Ma si sa anche la politica vuole la sua parte e il consigliere regionale del Pd Walter Ferrando, medico e voltrese doc, si è imposto con tutto il suo peso (politico, s’intende) per far sì che Voltri non chiuda, come era invece nel ragionevole piano costi-benefici dell’Asl3 guidata da Renata Canini. Quest’ultima non ha mai nascosto il suo dissenso per quest’operazione costosa e poco assennata.


Alla luce delle novità sui doppi primari poi suonano poco convincenti anche le parole dell’assessore che a novembre ha detto «bisogna stringere tutto non andiamo a rifinanziamenti, bensì a de-finanziamenti». E ore chi glielo dice ai contribuenti (anche quelli del ponente) che devono prendere uno e pagare due?

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica