Una firma, a volte, non basta. E così i nostri lettori ci tengono a far sapere anche quello che sentono davvero, a proposito delliniziativa del Giornale per far cancellare le scritte, tutte le scritte, dai muri di Genova. Lalpino della Julia Ugo Grattapaglia, «vecchio alpino sdegnato dalle scritte» vuole così «ringraziare» per la petizione aperta. E allega 7 tagliandi firmati compreso il suo. Carlo Martelli invece vorrebbe suggerire che sia «la sindaco in persona» ad armarsi di vernice e pennello.
Ieri si sono così aggiunte alle centinaia di coupon già giunte in redazione, anche le firme di Camillo Sciallero, Pier Giorgio Vautero, Marcello Pecorini, Marcello Spera, Piera Doglia, Silvia Giorgi, Mario Ghirarduzzi, Amalia Minichella, Maria Anselmo, Giacomo Graffione, Luigi Fassone, Giuseppina Conti, Claudia Amendola, Federico Becker, Caterina Bagnato, Enrico Vassallo, Antonella Vassallo, Pietro Vassallo, Laura Travi, Giuseppe Cupani, Anna Maria Cupani, Antonio Urbano, Moira De Caro, Massimo Acquilino, Marcella Rosagni, Marco Rosagni, Maurizio Arsì, Giovanni Picciali, Giorgio Battazza, Laura Moizo. Alcune di queste firme sono state raccolte da Roberta Bartolini che prosegue nella sua opera di estensione delliniziativa anche al di fuori della cerchia dei lettori del Giornale.
Ci è poi giunto ieri anche un tagliando in bianco, messo in una busta e spedito per posta con regolare francobollo. Quasi certamente si è trattato di un attimo di distrazione del nostro lettore, che ha dimenticato di compilare con nome, indirizzo e firma. Consideriamo che anche la prima scheda bianca di questa iniziativa sia da intendersi come una firma in più contro le scritte, ma non possiamo dare conto del nome del nostro sostenitore.
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