Gli ex compagni di Battisti protestano "Abbiamo pagato, ci sta infamando"

I membri dei Pac (Proletari armati per il comunismo) replicano con durezza alle accuse dell'ex terrorista che in una lettera li indicava come veri responsabili dei delitti: "Noi abbiamo pagato per quei fatti". Il ministro della Giustizia Alfano: "Procederemo con ogni azione giuridica possibile". Il suo collega brasiliano Genro: "La parola al Supremo tribunale federale"

Gli ex compagni di Battisti protestano 
"Abbiamo pagato, ci sta infamando"

Milano - "Per i drammatici fatti che ci videro coinvolti 30 anni fa venimmo condannati e abbiamo pagato, non barattando la nostra libertà con quella degli altri. Troviamo infamante che Cesare Battisti ci qualifichi come collaboratori di giustizia o pentiti". A ribadirlo a chiare lettere sono gli ex Pac (Proletari armati per il comunismo) Sebastiano Masala e Giuseppe Memeo, e la moglie di Gabriele Grimaldi (morto nel 2006), Pia Ferrari.  Rispondo a stretto giro di posta alla lettera con cui Battisti li indicava come gli unici responsabili degli omicidi per i quali lui era stato condannato. L'unico che non sottoscrive la dichiarazione contro Battisti è Sante Fatone, già collaboratore di giustizia.

Alfano: tenteremo ogni azione giuridica Il ministro della Giustizia fa sapere che l'Italia ha intenzione di tentare ogni strada giuridica possibile. "Ho ricevuto l'ambasciatore italiano in Brasile Valensise e gli ho dato mandato di procedere ad ogni azione giuridica possibile": L'obiettivo, secondo il guardasigilli, "è ottenere la restituzione all'Italia di un criminale assassino". Proprio a tale scopo "l'ambasciatore ha ricevuto dal governo l'incarico di intraprendere ogni azione giuridica possibile".

Brasile: deciderà la Corte Suprema Intanto il ministro brasiliano della Giustizia, Tarso Genro, precisa che sul caso Battisti "siamo vincolati alla decisione del Supremo Tribunale Federale". Ma le decisioni potrebbero arrivare non prima di 2-3 settimane. Genro ha ha chiarito anche che "la questione è esclusivamente giuridica e non è legata a considerazioni politiche". "Nell'istanza che io rappresento, la decisione è già stata presa, ma come in qualsiasi Stato democratico di diritto, l'interpretazione della legge in ultima istanza spetta al Stf", ha precisato il ministro di Giustizia.

Il procuratore Spataro "Le accuse contro Battisti pesano come macigni - dice il procuratore aggiunto di Milano, Armando Spataro -.

Noi abbiamo il dovere della memoria che ci impone di perseguire chi ha commesso certi crimini anche a distanza di molti anni. "Il governo si sta muovendo bene facendo il possibile per ottenere l'estradizione di Battisti attraverso gli strumenti giuridici".

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