Ex dipendenti All Clean protestano arrampicandosi su un cornicione

Cinque lavoratori della ditta «29 giugno Serviplus», appaltatrice di lavori Ama, sono saliti ieri mattina sul tetto del palazzo dove ha sede la direzione generale dell’azienda municipalizzata, in via Calderon de la Barca, alla Montagnola, per chiedere l’assunzione immediata nell’azienda ambientale. I lavoratori, ha reso noto il segretario della Fp-Cgil di Roma e Lazio Gianni Nigro, assieme ad altri 38 colleghi, erano dipendenti della ditta «Allclean» che gestiva l’appalto del lavaggio dei vetri delle vetture Ama. Dopo la chiusura della ditta i lavoratori sono stati assunti, con contratto a tempo indeterminato, dalla ditta «29 giugno Serviplus», e già 38 loro colleghi sono stati assunti da Ama. Per gli ultimi 14, con un accordo firmato lunedì scorso da Ama e Fp-Cgil, l’azienda ambientale si è impegnata all’assunzione a tempo indeterminato, ed entro 24 mesi, prima della scadenza dell’appalto di «29 giugno Serviplus»: nel frattempo 12 di loro lavoreranno come lavavetri Ama, e 2 ai mercati generali. «Mi meraviglio - ha detto Nigro - di questa protesta, visto che l’accordo per la loro definitiva assunzione è stato firmato proprio lunedì con Ama. Sono sorpreso, e spinto a ipotizzare che dietro ciò vi sia la sobillazione di qualcuno, a cui certamente non interessa la risoluzione positiva della vicenda».

Anche l’Ama è intervenuta sulla vicenda con un comunicato, nel quale «in merito alla protesta degli ex lavoratori All Clean, si precisa che tali lavoratori sono alle dipendenze delle società in Ati vincitrici di gara pubblica per il servizio di lavaggio automezzi presso le autorimesse Ama. Allo stesso tempo, l’azienda conferma che si è impegnata alla loro assunzione a tempo indeterminato sulle linee di spazzamento entro 24 mesi».

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