New York Mel Gibson esce finalmente dalla bufera e si accinge a girare un altro kolossal. Dopo il successo della Passione del Cristo, stavolta il regista vuole narrare lepica del mondo ebraico.
Per farsi perdonare la famosa gaffe antisemita del 2006, Gibson girerà per la Warner Bros un film su Giuda Maccabeo, che divenne leroe della ribellione ebraica contro loppressione del re Antioco IV Epifane, sovrano di Siria e dellarea palestinese, il quale tentò dellenizzare il mondo ebraico obbligando gli Ebrei ad abiurare, pena la morte, proibendo la circoncisione nonché losservanza del sabato.
Questo nuovo film sarà per Gibson un ramo dulivo agli israeliti, che lavevano sbattuto in cima alla lista nera di Hollywood e gli avevano chiuso le porte in faccia quando era stato arrestato per guida in stato debbrezza, ricoprendo gli agenti di oscenità antisemite. Ma la comunità ebraica non si fida ancora e ha espresso «grave preoccupazione» per la decisione di Gibson di girare un film su Giuda Maccabeo, perché i precedenti di alcuni suoi film «sollevano molte questioni».Le pagine del verbale erano finite su Internet e non gli avevano dato scampo. Allora i capi della Warner Brothers e la lobby ebraica lavevano considerato persona non grata; ma il dio del dollaro li ha spinti a perdonarlo. Dopotutto Gibson aveva fruttato miliardi alla Warner Brothers con le quattro indimenticabili puntate di Arma letale, considerato ancora il più bel film poliziesco della storia del cinema Usa: Gibson e il suo compare Danny Glover avevano incassato ben 102 milioni di dollari, nel lontano 1987, con il primo episodio della saga. E siccome a gennaio la Warner Brothers ha annunciato di voler produrre un remake di Arma letale con due giovani attori e il contratto di Gisbon sui futuri proventi del film poliziesco è insormontabile, lo studios gli ha offerto in cambio il kolossal sul Maccabeo.
Un perfetto quid pro quo per il regista che finalmente si è lasciato alle spalle anche la dolorosa esperienza del divorzio dalla musicista russa Oksana Grigorieva, madre della sua piccola Lucia. Fino a ieri Gibson si era scusato pubblicamente dicendo: «è tutta la vita che cerco di sconfiggere lalcolismo e ho avuto una terribile ricaduta. Ero completamente fuori controllo e ho coperto di vergogna me stesso e la mia famiglia. Mi sono comportato come una persona completamente fuori di sé quando mi hanno arrestato». Ora sarà nuovamente il suo cinema (e il suo indiscutibile talento) a parlare.
Per scrivere la sceneggiatura del film sul Maccabeo Gibson ha scelto un gigante di Hollywood, anche lui passato nel dimenticatoio: Joe Eszterhas. Considerato anni fa il re delle sceneggiature grazie ai copioni di Basic Instinct, Doppio taglio e Flashdance, Eszterhas si era ritirato a scrivere libri a Cleveland.
Il film sul Maccabeo sarà per questa strana coppia di «vecchietti» il ritorno a una Hollywood che spera di poterli osannare. E di incassare altri miliardi.
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