«Il cittadino tunisino Houcine Tarkhani, alias Houcine Jendouba, simpatizzante di Al Qaida e del Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento, ex impiegato dellistituto culturale islamico di Milano, era stato interessato (dal comando del G.s.p.c in Algeria, ndr) per il compimento di questo piano di azione terroristico». A scriverlo è il gip Simone Luerti nellordinanza di custodia cautelare eseguita ieri dai carabinieri del Ros. In carcere sono finiti cinque maghrebini che avrebbero pianificato un attentato nella metropolitana da realizzare prima delle elezioni politiche del 2006. Tarkhani stesso, annotano gli investigatori, lo conferma in una telefonata intercettata in cui spiega di gestire un gruppo di tunisini pronti al martirio.
E del centro culturale islamico parla anche Mohamed MSahel, considerato il leader del gruppo. «In viale Jenner - mette a verbale - arrivavano dallestero sceicchi per lezioni su islam e jihad». Inoltre, «cera una stanza in cui i responsabili del centro proiettavano filmati jihadisti».
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