Milano - L’altra notte alle 4, quando sono piombati a sirene spiegate in una delle strade più trafficate della città, viale Abruzzi, allertati da un tassista 30enne fuori di sé dalla paura, i poliziotti certo non s’immaginavano che il «reo» a cui si sarebbero trovati davanti per infilargli, senza troppi complimenti, le manette, era nientemeno che un personaggio televisivo, ovvero Antonio Capuano, meglio conosciuto come Karim. Il modello - classe 1975, piombato alla ribalta qualche anno fa come ospite fisso del programma «Uomini e Donne» condotto su Mediaset da Maria De Filippi, nonché finalista e vincitore morale della prima edizione della trasmissione di Rai Due «La talpa» e, più di recente, tra i protagonisti della fiction «Il latitante» - adesso è accusato di lesioni e furto aggravato. Nelle prossime ore dovrà vedersela con il giudice delle direttissime che ha il compito di decidere se applicargli una misura cautelare e poi rinviare il processo per discutere nel merito.
La brutta storia che vede protagonista il bel moraccione dalla pelle ambrata e lo sguardo tenebroso che rimanda a paesi lontani (il padre è pugliese, ma la madre è indiana, ndr) ha dell’assurdo, ma per il momento gli investigatori della questura la ritengono credibile al cento per cento. Secondo quanto ha raccontato il povero tassista impaurito alla pattuglia delle volanti che è intervenuta sul posto, infatti, Karim, che aveva fatto salire a bordo poco prima proprio come un cliente qualsiasi, non solo lo avrebbe aggredito all’improvviso e senza uno straccio di motivo ma, poi, addirittura, avrebbe tentato di rubargli l’auto.
Mancavano pochi minuti alle 4 di ieri mattina quando Karim, per motivi inspiegabili, mentre se ne stava seduto sul sedile posteriore del taxi, ha cominciato a colpire il tassista alla nuca con violenti schiaffoni. A quel punto il conducente, molto impaurito e scioccato dallo stranissimo comportamento del suo cliente, ha deciso d’inchiodare e di abbandonare in fretta e furia il taxi ai bordi della strada per darsi alla fuga. È a questo punto che Karim avrebbe fatto qualcosa di ancora più assurdo: il modello, infatti, sarebbe sceso dalla vettura di servizio per mettersi a correre anche lui e tentare così d’inseguire il tassista per picchiarlo ancora.
Poi, mentre lo stava per raggiungere, all’improvviso il modello si è ricreduto, è tornato sui suoi passi ed è risalito in auto, mettendosi però stavolta al posto del conducente e cercando di avviare il taxi.L’aggredito, però, nel frattempo, aveva chiamato il 113 con il telefonino e la pattuglia più vicina ci ha messo davvero una manciata di secondi ad arrivare sul posto e bloccare l’incontenibile Karim per arrestarlo.
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