Expo, allarme mafia Podestà e Alfano: blinderemo gli appalti

Assegnazione lavori, il candidato del centrodestra: «Serve un’unica centrale che blocchi la criminalità»

Ultimi (penultimi) fuochi di artificio prima del voto. I supporter di Guido Podestà e Filippo Penati si ritrovano contemporaneamente al Circolo della stampa, ma non per un confronto, al contrario per due appuntamenti da separati. Podestà accoglie il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, venuto a rassicurare sulle garanzie di legalità per l’Expo («rischi di mafia? la stazione appaltante sarà una risposta concreta») e rilancia: «Sono convinto che serva una legge speciale per il 2015. Ci troveremo ad accogliere 20 milioni di persone, solo una sinergia profonda tra le istituzioni può garantire il miglior risultato. Conosciamo bene la lungaggine di certi passaggi burocratici. Sono preoccupato che si possa non arrivare pronti a quella data». Penati incassa il sostegno di Bruno Tabacci, rosa bianca aspirante Udc, al Circolo della stampa per presentare un libro e garantire il voto («a titolo personale») al candidato del Pd.
A giocare un ruolo decisivo sarà l’affluenza. Lo sa bene anche Podestà «Credo di sì» risponde il candidato alla presidenza del Pdl e della Lega a chi gli chiede se ritiene che l’affluenza sarà determinante. «Non ho la sfera di cristallo, ma mi aspetto che ci possa essere una percentuale non lontana dal primo turno. Credo che sia assolutamente importante che ci sia una partecipazione». Cita Berlusconi: «Chi non esprime la sua posizione poi non si lamenti». E non condivide qualunquismi: «Non è vero che le persone sono uguali e i governi sono uguali». Minimizza la dichiarazione di voto di Tabacci, sottolineando che fa parte della Rosa bianca e non del partito di Casini: «Ci interessa l’Udc, con cui condividiamo alleanze in Regione, Palazzo Marino e in tante amministrazioni della Lombardia. È necessario quindi riprendere un percorso tra noi e loro anche a livello provinciale».
Podestà esclude che le vicende della procura di Bari che riguardano Silvio Berlusconi possano avere influenza sull’esito del voto: «La gente ha imparato a capire e a distinguere tutto ciò che è una bomba a orologeria». Ovvero un’inchiesta che salta fuori proprio a pochi giorni dalle elezioni. Argomento su cui il ministro della Giustizia si trincera dietro un no comment.
Alfano insiste su Expo e sicurezza: «Podestà ha in mente una stazione unica appaltante che può essere un grande filtro per evitare le infiltrazioni mafiose. Può essere una risposta concreta a chi, come i milanesi, fanno della operosità e della intraprendenza una ragione identificativa della propria storia e che non permetteranno di consentire infiltrazioni di nessun tipo». Sostiene di voler esportare altrove il progetto: «Sosterremo questa buona idea anche a livello nazionale».


E Podestà illustra l’idea di una stazione unica per i grandi appalti: «Ci interessa estendere anche alla Provincia ciò che di buono è stato fatto dall’amministrazione Moratti anche su questo tema». Come ricorda l’assessore comunale alle Infrastrutture, Bruno Simini, le normative di trasparenza del Comune hanno avuto risultati concreti: «Sono stati esclusi dalle gare oltre settecento soggetti».

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