Expo, dal governo arrivano 1500 milioni per metropolitana, tangenziali e fiera

Incontro incontro fra Berlusconi, la Moratti e il governatore. Decisa anche la governance. Formigoni sarà a capo del tavolo Lombardia. Escluso dall’incontro il presidente della Provincia

Expo, dal governo arrivano 1500 milioni 
per metropolitana, tangenziali e fiera

Pronti si parte. O quasi. La base diciamo c’è: si tratta di 1.480 milioni di euro stanziati dal documento di programmazione economico finanziaria che permetterà di realizzare le infrastrutture legate all’Expo. «Con il sindaco Moratti - ha affermato il sottosegretario alle Infrastrutture Roberto Castelli, al termine della conferenza unificata - abbiamo raggiunto l’intesa sull’allegato infrastrutture. I fondi previsti per l’Expo ci sono e sono quelli stabiliti dalla legge». «Con il sottosegretario alle Infrastrutture Castelli abbiamo fatto una verifica tecnica - ribadisce il sindaco Letizia Moratti - È tutto a posto e dunque abbiamo dato la nostra intesa».
Infrastrutture significa Brebemi, Pedemontana e Tangenziale est esterna. Non solo, la metropolitana 1 sarà prolungata fino a Monza Bettola, la linea 2 collegherà Assago e Vimercate, la 3 arriverà fino a Paullo e alla Comasina. Verranno costruite anche due nuove linee: la 4 collegherà Lorenteggio a Linate, mentre la 5 andrà da Monza a piazza Axum. Il sito dell’Expo sarà raggiungibile anche in treno con le Ferrovie Nord, mentre l’ingresso est della fiera sarà raggiungibile con l’alta velocità.
Non solo, questi fondi, cui andranno aggiunti gli stanziamenti di Regione, Comune, e privati, per giungere a quota 14 miliardi di euro solo per le infrastrutture, permetteranno anche di costruire quello che sarà il sito della fiera nel 2015. L’area adiacente al polo fieristico di Rho Pero, che si estende per 1,1 milioni di metri quadrati sarà occupata per il 50% dai padiglioni espositivi, il 35% da spazi esterni e il 15% dalla cintura verde. La zona dei servizi, con hotel, parcheggi, negozi, centro congressi e business center invece occuperanno 120mila metri quadrati.
Un ulteriore passo avanti è stato raggiunto sempre ieri grazie all’incontro tra il presidente del consiglio Berlusconi, il presidente della Lombardia Formigoni e il sindaco Moratti con la definizione della governance dell’evento: sopra tutti il commissario straordinario, cioè il sindaco Moratti, che avrà il potere di indicare o proporre il commissario unico del “comitato esecutivo”- la società, senza consiglio di amministrazione, che organizzerà e gestirà l’Expo. Questa società sarà affiancata dal Cipem, il Comitato di Indirizzo e di programmazione, organo rappresentativo di tutti i soggetti coinvolti: consiglio dei ministri, Regione, Provincia, Comune, Camera di commercio e Fiera - struttura, questa sì, dotata di un Cda, che avrà anche il compito di nominare l’amministratore. Il Cipem sarà affiancato dal tavolo Lombardia, presieduto dal presidente della Regione che si occuperà della programmazione degli eventi collaterali alla fiera e che avrà la funzione di punto di raccordo tra i vari soggetti.

E se Roberto Formigoni si dichiara soddisfatto della soluzione trovata, non la pensa così il presidente della Provincia, Filippo Penati, che ha scritto una lettera di fuoco al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta in cui si dice «rammaricato» per il mancato coinvolgimento della Provincia, «uno dei tre enti territoriali parte del Comitato Expo 2015», che non è mai stata interpellata su un argomento tanto importante.

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