Expo, guerra tra Regione e Comune

È ancora guerra tra Comune e Regione per la soluzione del rebus delle aree di Rho-Pero dove dovranno sorgere i padiglioni dell’Expo. Ancora bloccate le trattative con i privati per sbloccare il pasticcio. Con il Pirellone che, seppur informalmente, comincia a far circolare l’idea di cambiare collocazione lasciando i proprietari dei terreni con un pugno di mosche. L’ultimatum del commissario Expo Letizia Moratti è scaduto ieri, ma la società Belgioiosa del Gruppo Cabassi e Fondazione Fiera continuano a considerare valida l’offerta fatta. Concessione in comodato d’uso dei terreni al prezzo simbolico di un euro in cambio dei diritti volumetrici per costruire nella parte che non rimarrà in mano pubblica nel 2016. Una soluzione che la Regione definisce «irricevibile». Con il governatore Roberto Formigoni che dopo averla esaminata attacca («Non abbiamo vinto l’Expo per dare vantaggi ai privati»). E ieri ha ribadito la necessità di tornare alla sua ipotesi iniziale costituendo una società a intera partecipazione pubblica che provveda all’acquisto delle aree e alla successiva urbanizzazione. E dà ragione al presidente di Assolombarda Alberto Meomartini che parla di «troppe polemiche» e invita a «non perdere più tempo. «Ha ragione - ha detto Formigoni ieri a margine dell’incontro con l’ambasciatore del Messico in Italia Jorge Chen - È quello che vado dicendo io, cioè è chiaro che l’Expo ormai ha bisogno anche di una certa celerità. Regione Lombardia si è messa a studiare l’ipotesi di una società pubblica che acquistasse le aree su richiesta degli altri soci, dopo che tutte le altre vie si erano rivelate impraticabili. A due mesi di distanza credo che i fatti dimostrino che quella proposta è ancora valida oggi. Anche chi ha voluto percorrere l’altra via credo abbia avuto una risposta chiara dal documento presentato dai privati, la proposta dei terreni in comodato d’uso porterebbe loro un vantaggio di alcune centinaia di milioni di euro. È evidente che non è una proposta accettabile dal pubblico».
«Expo? Sono preoccupata, ma ancora fiduciosa» ha detto ieri il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. «Noi continuiamo a pensare che sia una grande opportunità, ma certo dobbiamo accelerare.

La governance finalmente deve trovare un nuovo assetto, i soldi devono arrivare, continuo però a pensare che se prendiamo delle decisioni nette e chiare, ora abbiamo ancora tutto il tempo per fare una buona Expo che diventi una vetrina delle bellezze d’Italia».

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