Milano chiede aiuto alla Puglia che «ha delle cose da dire nellappuntamento di Expo». Detta così sembra semplicemente un colpo di sole. E, invece, tutto si spiega se a dettare un appello accorato dalle colonne delledizione barese di Repubblica è Cristina Tajani, assessore della giunta Pisapia che tra le sue deleghe ha anche quella allo Sviluppo economico. E nella carta didentità, come luogo di nascita, Terlizzi, in provincia di Bari. Guarda caso lo stesso di Nichi Vendola, il padre padrone di Sinistra economia e libertà, il partito del giovane assessore ma anche del sindaco Giuliano Pisapia. E allora ecco lalleanza con la Puglia contro il governo affamatore. Trentadue anni, una laurea in Discipline economiche e sociali alla Bocconi e un dottorato di ricerca in Scienze del Lavoro presso lUniversità Statale, la Tajani svolge dal 2003 attività di ricerca per Camera del lavoro di Milano e fa parte della segretaria della Flc-Cgil di Milano, il sindacato dei lavoratori della conoscenza dove si occupa dellUfficio studi. Ora chiede a Bari «una mano per costringere il governo a mantenere gli impegni su Expo». Perché, dice, «sembra mancare la determinazione di Palazzo Chigi. I fondi ci sembrano ballerini».
«Il 29 agosto - spiega la Tajani - ci sarà la manifestazione dei sindaci organizzata dallAnci contro i tagli della manovra. Quella può essere unoccasione anche per parlare di altro». Perché Expo deve diventare «una questione nazionale». E la Puglia che centra? «Lagricoltura - aggiunge - e lexploit delle energie rinnovabili, fanno della Puglia il territorio che meglio di altri in Italia può essere indicato come attuatore di buone pratiche sui temi di Expo: cibo ed energia.
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