Un passo avanti per l’Expo. C’è accordo tra le istituzioni. E ottimismo a Palazzo Marino dopo l’incontro di ieri e la certificazione dell’Agenzia del territorio che ha giudicato congrua la richiesta fatta ai privati (Fondazione Fiera e Gruppo Cabassi) per il contributo da versare, oltre alla cessione gratuita dei terreni di Rho-Pero, per contribuire alle opere infrastrutturali che renderanno accessibile e utilizzabile l’area dove sorgeranno i padiglioni. Oltre un milione di metri quadrati di terreni incolti, accatastati come agricoli, che in cambio del «noleggio» a costo zero, diventeranno in gran parte aree edificabili grazie al cambio di destinazione d’uso. L’Agenzia avrebbe presentato una forchetta di prezzo fra i 60 e i 100 milioni di euro e quindi superiore ai 50 milioni inizialmente previsti. Regione, Società Expo 2015, Comune e Provincia, dopo lunghe discussioni, si sarebbero accordati per una somma attorno ai 75 milioni.
«L’Agenzia del territorio - si legge nello scarno comunicato fatto circolare in serata da Palazzo Marino - ha consegnato in data odierna, così come richiesto dalle istituzioni, la valutazione del contributo straordinario a carico dei proprietari delle aree definendone la congruità rispetto all’investimento pubblico da realizzarsi sull’area. La proposta è stata analizzata e condivisa in una riunione alla presenza dei rappresentanti tecnici di Regione, Provincia, Comune e Società Expo 2015, i quali la illustreranno ai proprietari nella giornata di domani». Oggi per chi legge. Snodo decisivo nel quale Fondazione Fiera e famiglia Cabassi dovranno dare una risposta sulla volontà di accollarsi l’onere finanziario. Un passo indispensabile per andare avanti sulla strada del comodato d’uso, da sempre difesa dal sindaco e commissario straordinario Letizia Moratti. Ancora ottimista. «Questa - recita la nota emessa ieri dal Comune e condivisa da Provincia e Regione - è una tappa fondamentale per la definizione dei contenuti dell’accordo di programma». E dunque «su Expo in generale - le parole della Moratti - sono come sempre fiduciosa. È un grande progetto del Paese e come tale ha sempre trovato e troverà sempre attenzione e condivisione sulle strade che ci porteranno ad avere sicuramente un Expo di successo». Velenosissima la replica del presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri, suo avversario alle elezioni del 15 maggio. «Su Expo dopo oltre 3 anni dall’assegnazione e oltre 4 dalla campagna, la questione non è la fiducia sua, ma quella di Milano. Anche noi siamo per l’ottimismo e vorremmo che ci derivasse dai fatti e non dalle parole del sindaco. Vogliamo salvare l’Expo».
Secondo il governatore Roberto Formigoni, bisogna «trovare una remunerazione per i privati che sia della misura giusta e che non sia di un euro in più, perché gli investimenti saranno soprattutto del pubblico e devono ricadere a vantaggio del pubblico.
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