Expocomfort, tecnologia e stile: ecco l'abitazione Zero Energy

Viaggio fra le novità di MCE in corso a Fiera Milano fino al 30 marzo. Prodotti innovativi per il risparmio energetico: dai termosifoni che "scompaiono" al condizionatore che si regola con lo smartphone. Cambiare aria senza aprire le finestre risparmiando. Obiettivo casa classe A

Expocomfort, tecnologia e stile: ecco l'abitazione Zero Energy

La folla di visitatori che sbuca come un fiume carsico dalla metropolitana e si dipana un po’ alla volta fra i padiglioni di Fiera Milano la dice lunga sull’importantza e sulle aspettative di MCE – Mostra Convegno Expocomfort in corso fino al 30 marzo. Questa biennale è una manifestazione leader mondiale nell’impiantistico civile e industriale, nella climatizzazione, nelle tecnologie sanitarie, nel trattamento delle acque e nelle energie rinnovabili con grande attenzione – è bene dirlo – al risparmio energetico non solo degli impianti ma anche per la classificazione energetica degli edifici, a cominciare dalle abitazioni.

In tempi di crisi quello che arriva da MCE è un segnale importante,  nei 16 padiglioni di Fiera Milano – tutti occupati dagli espositori - ci sono i grandi produttori mondiali, stranieri e italiani oltre alle medie e piccole imprese. Oltre 2.100 gli espositori, di cui 900 arrivati da 58 Paesi e grande partecipazione italiana. Con aziende che investono in ricerca ma anche nello sviluppo e nell’innovazione dei prodotti. Che non sono pensati solo per l’uso industriale ma per la vita di tutti giorni. Sono tantissime le novità del futuro prossimo venturo presentate a MCE: ambienti di vita e di lavoro in cui natura, tecnologia e comfort convivono, lasciando all’utente solo il gusto di scegliere la miglior formula del proprio benessere.

Tante novità per la casa

Qualche esempio? Basta pensare al condizionatore dell’aria. Arriva quello che nelle notti d’estate accompagna il nostro riposo soffiando 16-18 volte al minuto, proprio come se un’altra persona ci dormisse accanto senza disturbare il sonno. Samsung presenta invece l’applicazione per smartphone che consente far partire e regolare il funzionamento del condizionatore in casa o in ufficio. Grazie a impianti sempre più tecnologici, la continua attenzione all’ambiente e alle emissioni, e un occhio all’estetica e al design, il futuro di sistemi di riscaldamento e condizionamento è destinato a cambiare le nostre abitudini, offrendo nuovi modi di vivere la casa e gli ambienti esterni. Così, anche gli impianti di celle fotovoltaiche sembrano destinati ad abbandonare il grigio standard per proporsi come "soluzioni di arredo" grazie a nuances che vanno dal cotto al verde al marrone, consentendo un’installazione esteticamente più discreta, con un tocco di stile per tetti e giardini.

Bellezza, design e tecnologia

Si sposano soprattutto per le soluzioni destinate agli interni: è il caso delle docce, sempre più minimal e geometriche, puntano sull’accessibilità diventando un tutt’uno con il pavimento, con piatti delimitati da discrete canalette a scomparsa, in grado di creare ampi angoli doccia senza togliere spazio all’ambiente del bagno. Non solo, oltre alla temperatura, si potrà scegliere anche "il colore" dell’acqua con i nuovi rubinetti cromoterapeutici, dotati di led in grado di colorare il flusso in uscita del colore ispirato dal nostro umore.

L'aria che cambia...

Poi ci sono i sistemi di purificazione dell’acqua piovana: le versioni ultramoderne dell’impluvium presente nelle case patrizie degli antichi Romani non solo raccolgono l’acqua, ma la filtrano e la arricchiscono di ioni attivi per renderla potabile e sicura per ogni uso per lungo tempo e senza aggiunta di cloro o altri additivi. E anche l’aria delle nostre case sarà presto ionizzata e resa pura come se ci trovassimo in alta montagna: merito di tecnologie in grado di filtrarla in entrata e creare reazioni chimiche naturali tra i gas in grado di generare ioni di ossigeno che offrono una barriera ai batteri.
Ma, mentre tutto ciò che si vede diventa più bello, cresce l’attenzione al risparmio energetico e all’efficienza. Parola d’ordine anche per l’impiantistica "nascosta": dagli aspiratori a muro, che tolgono l’impaccio degli aspirapolvere e diventano sempre più silenziosi ed efficienti agli impianti di riscaldamento da installare sotto il pavimento, in grado di garantire calore con bassissimo consumo e riducendo al minimo la dispersione termica dove non serve. E tutto si può comandare a distanza: grazie a tecnologie wireless è infatti possibile controllare da remoto ogni strumento per riscaldare o raffreddare l’ambiente. Non solo: è possibile avere in tempo reale i dati di temperatura, umidità ecc. dei nostri ambienti domestici anche quando siamo fuori casa usando smartphone, tablet o pc. In questo modo si può intervenire direttamente per trovare, una volta rientrati a casa, il clima ideale per il proprio relax.

L’eleganza riscalda l’ambiente: e il calorifero "scompare"

Ecco un altro esempio. Il vecchio “radiatore” del riscaldamento sta diventando quasi un ricordo. Uno pensa che alla parete ci sia una scultura, un quadro moderno, un pensile hi-tech e poi scopre che no, è il caro, vecchio calorifero che si è trasformato fino a diventare un vero complemento d’arredo e scompare nel vissuto tradizionale fra eleganza e originalità. Infatti, ecco comparire sulla parete del salotto una forma arrotondata: sembra una scultura contemporanea, invece è una fonte di calore affidabile e discreta che ben si sposa con gli arredi minimal della libreria e quelli più classici di poltrone e divano. Perché grazie alle più avanzate tecnologie attente a efficienza e risparmio energetico, i nuovi impianti di riscaldamento consentono a diversi materiali di sostituire la ghisa standard dei vecchi radiatori con soluzioni dove metallo, vetro, terracotta, legno e altri materiali ridisegnano, anche nella forma, lo stile di ogni stanza di casa.

Caldo dove non l'aspetti

Ma, anche lo stesso scaffale-libreria, o porta-cd pensile può nascondere un segreto: la cornice che lo forma è infatti collegata all’impianto di riscaldamento e trasmette calore all’ambiente, mentre, al suo interno, sono alloggiati contenitori portaoggetti in polimeri speciali che restano isolati dal calore e offrono una soluzione di arredo utile e originale. Nella cucina abitabile, invece un quadro di metallo e terracotta spicca tra i pensili e la finestra: anche in questo caso si tratta di una nuova soluzione per riscaldare. La terracotta, infatti raccoglie calore e lo irradia a poco a poco, mantenendo costante la temperatura dell’ambiente e regalando un piacevole colpo d’occhio.
Spostandoci nello studio, notiamo una sagoma chiara si staglia sulla parete di fondo: è uno strano portaoggetti, originale anche perché è possibile riconfigurarlo con piccole mensole o appendiabiti. Anche in questo caso, invece, è una proposta innovativa per riscaldare l’ambiente. In camera da letto ci accoglie uno specchio dalla cornice sinuosa di elementi metallici che ancora una volta è destinata a stupire: dietro lo specchio infatti, si irradia una serpentina che trasporta il calore emesso poi dalla cornice.

Casa e ambiente: così si diventa i primi della classe (A)

Nuovi brevetti per rendere potabile l’acqua piovana, pietre speciali in grado di scaldare l’acqua al solo contatto in modo naturale e a zero consumo, sistemi per recuperare l’energia dal calore dell’acqua di scarico di docce e lavandini, tecnologie ibride per ottenere la combinazione migliore tra risparmio di energia e calore prodotto dalle caldaie: sono queste alcune delle innovazioni che si scoprono nel  Percorso Efficienza & Innovazione 2012 dove sono protagonisti 111 prodotti e sistemi che rappresentano la “punta di diamante” della ricerca in materia di valorizzazione energetica degli ambienti domestici e l’abbattimento dei consumi richiesto per ottenere la qualifica di Classe A per gli edifici. Perché tante tecnologie insieme possano collaborare per rendere efficiente un ambiente ed è proprio la combinazione più giusta di sistemi per contribuire a trasformare la nostra casa secondo i modelli Zero Energy.

Obiettivo di MCE è infatti quello di promuovere le tecnologie più performanti per l’efficienza energetica che avranno un ruolo sempre più importante nel mix energetico necessario a raggiungere l’obiettivo europeo 20.20.20. Proprio Zero Energy 2020: verso l’integrazione è il fil rouge di MCE 2012 dal punto di vista espositivo, da quello congressuale e da quello delle iniziative, per aiutare tutta la filiera del settore a conoscere le dinamiche, le tecnologie, le normative per uno sviluppo futuro che non può più prescindere dal coniugare crescita economica e uso efficiente delle risorse disponibili.

Come le novità presentata in anteprima dall’italiana Vortice di Tribiano (Milano): i nuovi scambiatori calore a flusso incrociato per il recupero del calore Vort NRG, una gamma di prodotti che spazia dalle applicazioni residenziali a quelle del terziario fino all’industria. Il modello HE 500 è stato scelto dal Comitato scientifico Next Energy per partecipare all’evento Verso la Classe A 2012 per la tecnologia in materia di valorizzazione energetica. "Abbiamo investito in ricerca e sviluppo per la realizzazione di questo prodotto che funziona risparmiando circa il 60% in meno di energia elettrica e migliora  la qualità dell’aria e le performance del consumo energetico perché recupera energia quando c’è la necessità di areare un ambiente", spiega Stefano Guantieri, direttore generale di Vortice. "Quando si aprono le finestre in inverso entra aria fredda e quella calda esce mentre in estate avviene il contrario, entra aria calda e quella fresca e climatizzata se ne va. Questo areatore, pompando aria fredda dall’esterno la fa incrociare con quella calda e viziata dell’interno che, uscendo cede parte del calore a quello in entrata riscaldandola – prosegue -. Quindi senza aprire le finestre si ottengono due risultati: entra aria nuova ma già riscaldata e questo riduce i consumi. Dall’aria espulsa recuperiamo circa il 90% dell’energia per riscaldare o raffreddare a seconda della stagione. Non solo, l’aria nuova è anche filtrata. Il nostro scambiatore è pensato anche in funzione dell'ottenimento della certificazione energetica di un edificio".

Il percorso di scoperta prosegue con la zeolite (pietra che bolle), come la definì uno dei primi studiosi che ne osservò le caratteristiche, un minerale la cui particolare conformazione porosa consente vari usi, tra i quali quello di offrire un sistema di riscaldamento per l’acqua: è questa pietra l’anima di alcuni impianti destinati a rendere le caldaie sempre più efficienti e che consentono di risparmiare energia. La zeolite viene infatti inserita in sistemi combinati, ad esempio tra un generatore di gas a condensazione con una pompa a calore a gas: la pietra, una volta riscaldata, assorbe e rilascia il vapore acqueo, producendo calore ad altissime temperature. Così, senza inquinamento, in modo naturale, si può scaldare l’acqua in una caldaia teoricamente all’infinito perchéla zeolite può generare calore ininterrottamente per 300 anni.

A MCE spazio anche ai sistemi per valorizzare l’acqua, un bene troppo spesso dato per "scontato" e quindi sprecato. Ecco l’idea per rendere potabile l’acqua piovana: un nuovo sistema integrato consente di ripulire la pioggia raccolta prima meccanicamente attraverso sistemi di filtraggio e poi mediante reazioni chimiche naturali mediante un potente fonte UV che la disinfetta e grazie all’ozono prodotto in questa fase dall’acqua, che non viene disperso ma mantenuto a contatto con l’acqua stessa garantendo così che resti sanificata a lungo. Così "farsi l’acqua in casa" diventa un forte risparmio per l’utente - produttore perché non deve acquistarla e perché riduce la richiesta di acque pubbliche, limitando il dispendio di energia per il pompaggio. La tecnologia consente anche di rendere utile l’acqua che finisce "sotto terra", negli scarichi di docce e lavandini con un sistema che si allaccia al tubo di scarico e assorbe il calore dell’acqua in uscita per preriscaldare quella in carico che uscirà dal rubinetto. Brevetto semplice ma geniale, in grado di dare valore anche a una potenzialità energetica impensata e letteralmente destinata a sfuggirci sotto i piedi.

A rendere efficienti i sistemi di riscaldamento, a cominciare dalla forte limitazione delle perdite di calore, pensano anche alcune stufe di nuova concezione: pur simili a quelle classiche, con tanto di fiammella piacevolmente in vista, le nuove stufe sono fredde fuori, perché capaci di concentrare la loro forza riscaldante sull’acqua destinata ad essere messa in circolo nel sistema di riscaldamento.
E se le stufe ci scaldano senza scaldarsi, i condizionatori restituiscono aria non solo più fresca, ma anche più pulita. La tecnologia di un’azienda internazionale consente la purificazione attiva dell’aria con un dispositivo in grado di produrre atomi di idrogeno attivo e ioni di ossigeno che contrastano efficacemente batteri e allergeni mentre un filtro meccanico trattiene il 90% della polvere.

 Se poi ci fossero dubbi sulle possibili dispersioni dell’impianto di casa, potranno accorrere in nostro soccorso dei veri "Acchiappasprechi": grazie a termocamere capaci di visualizzare differenze minime di temperatura fino a 0,04° C e di misurare temperature fino a +650° C, infatti, anche i tecnici installatori e idraulici si evolvono per le nuove necessità dell’utente.

Dotate di telecamere a infrarossi, puntatori e marcatori per il rilevamento automatico e schermi al Led, queste avanzatissime tecnologie consentono una diagnosi precisa di guasti e debolezze dell’impianto per interventi ad hoc a prova di spreco.

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