Fa splash la leggiadra sirena ansiosa di liberarsi della coda

Questo Aquamarine è l’inconfessato remake di Splash - Una sirena a Manhattan, che pur affrontando un tema favolistico evitava le secche della banalità. Chi al contrario ci si è tuffato con voluttà è la regista Elizabeth Allen. Quello che sconcerta è la preordinata stupidità di una storia che si muove nel terreno fiabesco con studiata insulsaggine. Lo stile è da telefilm, come accade sempre più spesso al cinema americano, con l’aggravante di un sentimentalismo da rotocalco, molesto come i protagonisti. Dunque, due tredicenni, Claire (Emma Roberts) e Hailey (Joanna JoJo Levesque), vivono l’incertezza della loro pubertà, stringendosi in un’amicizia assoluta che le preservi dai mali del mondo. Fino al giorno in cui scoprono in una piscina una sirena, Aquamarina (Sara Paxton). In un tripudio di gridolini, stupori e sospiri, le due fanciulle diventano le confidenti della sirenetta, che è assai carina e che per liberarsi dal dominio paterno, un tritone, deve innamorarsi, in tal caso sarà libera e per di più perderà la coda di pesce. Un ragazzotto biondo, il bagnino del circolo nautico, Raymond (Jake McDorman), già bersaglio dei desideri delle due ninfette, fa al caso di Aquamarina. Mentre una rivale tenterà di opporsi a quel progetto del quale ha solo la percezione. Con quanto sappiamo dei teenager americani in particolare ed europei in genere, è sorprendente osservare la goffaggine di un progetto che in realtà non è destinato a nessuno.

Identificarsi nei personaggi del film è insultante quanto inverosimile. Chissà che Aquamarine non dispiaccia ai progenitori delle generazioni a cui è destinato. Hai visto mai.

AQUAMARINE (Usa, 2005) di Elizabeth Allen con Sara Paxton, Emma Roberts. 95 minuti

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