Fabbrica in chiusura: domani a Roma vertice sugli esuberi

Giovedì sera intorno alle 21 (e non domani come previsto in un primo tempo) lo stabilimento Fiat di Termini Imerese sfornerà l’ultima Lancia Ypsilon a tre porte, in pratica il modello che dopo 41 anni mette la parola fine all’era torinese in Sicilia, dopo le precedenti Nuova Cinquecento, 126, Panda e Punto. Quindi, salvo clamorose sorprese, il testimone passerà dall’1 gennaio 2012 a Dr Motor Automobiles. Domani, a Roma, i tecnici del ministero dello Sviluppo e l’advisor Invitalia, si incontreranno con Massimo Di Risio, presidente di Dr, la delegazione del Lingotto e i sindacati. L’attesa è per la firma dell’accordo prima dello stop Fiat.
Da sciogliere è ancora il problema della mobilità a cui sono interessati 511 addetti (secondo Fiat) e tra 650 e 700 (per i sindacati). Di Risio, infatti, ha messo a disposizione 1.312 posti a fronte di 1.566 dipendenti e circa 400 persone dell’indotto. Il problema della differenza dovrebbe essere risolto con due anni di cassa integrazione e quattro di mobilità, fino al raggiungimento della pensione. È sulla voce «incentivo all’uscita» che il rush finale si è arenato.


L’esborso, per Fiat, ammonterebbe a circa 30mila euro per lavoratore e se il numero degli addetti candidati all’accompagnamento verso la pensione sarebbe realmente di 700, il Lingotto (che ha già messo a disposizione gratuitamente gli impianti) dovrebbe aggiungere almeno 21 milioni in incentivi. Tra domani e giovedì da Termini usciranno le ultime 650-700 Ypsilon. Firmata l’intesa, Dr avvierà la produzione dei suoi modelli dal secondo semestre del 2012. Ma se andrà proprio così, lo si saprà solo domani.

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