«Via Fabrizi torni sicura prima che qualche bimbo rischi la vita»

«Via Fabrizi torni sicura prima che qualche bimbo rischi la vita»

Il sindaco Marta Vincenzi si pronunci: sul cambiamento della viabilità in via Fabrizi, sulla presenza di «punkabbestia» a De Ferrari e sul protocollo d’intesa in materia di telefonia mobile. Fioccano le interrogazioni del consigliere comunale Gianni Bernabò Brea (La Destra) che incalza il vertice della civica amministrazione sul degrado della città. Innanzi tutto, relativamente a via Fabrizi, Bernabò Brea ricorda che «il Comune ha predisposto il cambio della viabilità nell’arco di un giorno, sulla base di una delibera risalente a tre anni fa, e che nella via sono presenti una scuola materna e una elementare». Al riguardo, sottolinea che non solo sono stati tolti 25 posti auto, ma sono aumentati i pericoli per i pedoni, con grave rischio per i piccoli utenti delle due scuole (ne abbiamo dato ampio rilievo nei giorni scorsi su queste pagine). Per questo il consigliere comunale della Destra chiede al sindaco «quali interventi urgenti pensa di attuare per scongiurare il rischio di incidenti».
A proposito invece delle tribù di punkabbestia che infestano il centro cittadino, Bernabò Brea si rivolge al capo della giunta per sapere se «il concedere gratuitamente spazi prestigiosi di Genova a soggetti del genere rientri nell’ambito dell’accoglienza del suo programma elettorale, e se con questo finto senso dell’accoglienza che va nella sola direzione di difendere balordi, sbandati, tossici e zingari, il sindaco non si sia resa conto che invece è una politica che distrugge la città giorno per giorno». Inoltre, il rappresentante della Destra nella Sala rossa di Tursi, facendo riferimento al protocollo d’intesa per l’installazione della telefonia mobile, varato dal Comune e prossimo alla scadenza, interpella il sindaco per conoscere i tempi necessari al rinnovo dell’accordo, «indispensabile per garantire un puntuale controllo delle condizioni inquinanti». Chiede pertanto di essere informato sulle «garanzie che saranno date ai cittadini residenti nelle zone definite a rischio e quali saranno i costi che l’amministrazione dovrà sostenere in merito».


Infine, è arrivata la risposta dell’assessore Miceli alla questione posta dallo stesso Bernabò Brea su Equitalia, questione che era stata sollevata dalla pubblicazione sul Giornale di una lettera del signor Alibeni («era proprio indispensabile ricorrere a un’azienda esterna per la riscossione della Tia, visto il gran numero di dipendenti del Comune?»). L’assessore spiega, fra l’altro, che Equitalia, azienda pubblica, è stata scelta autonomamente da Amiu, come prescrive la legge, e garantisce servizi che né Amiu, né l’ente locale sono in grado di assolvere.

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