Facebook Vale 50 miliardi ma è l’unico big on line che non vuole andare in Borsa

Quotazioni stellari per Facebook. Il social network fondato da Mark Zuckerberg nel 2004 con un capitale pari a 165 dollari dati dal padre, ha sfondato il muro dei 50 miliardi di dollari di valutazione. Goldman Sachs ha infatti raccolto per la società, che ha sede a California Avenue a Palo Alto, nel cuore della Silicon Valley, 1,5 miliardi di dollari piazzando ad investitori privati azioni del social network attraverso la sottoscrizione di un fondo per un miliardo di dollari. Mentre altri 500 milioni sono stati investiti da Goldman stessa e dalla russa Digital Sky Technologies. Il che valuta Facebook 50 miliardi di dollari. Nonostante il buon momento però il fondatore Zuckerberg, che oltre ad essere amministratore delegato detiene anche la maggioranza dei voti nel board della società, non vuole andare in Borsa, diventando ipermiliardario, preferendo raccogliere denaro da investire con piccoli collocamenti. Ma il gioco sta per finire. Facebook infatti supererà entro l’anno quota 500 azionisti e quindi dovrà rendere pubblici i suoi dati finanziari anche se non quotata. Per questo gli analisti ritengono che la società esordirà sul listino Usa verso la primavera del 2012. Guardando i numeri Facebook ha chiuso i primi nove mesi del 2010 con un utile netto di 355 milioni di dollari su ricavi per 1,2 miliardi. Secondo alcuni analisti la società genererà nel 2011 un utile tra 800 milioni e 1 miliardo. Per fare un confronto, nei primi nove mesi del 2004, quando anche Google valeva 50 miliardi di dollari (oggi vale 200 miliardi), la società di Mountain View generava entrate per 2 miliardi e un utile netto di 195 milioni.

Il social network, dunque, fattura di meno ma è più redditizio.
Il problema, secondo il Wall Street Journal, è che «partendo da una valutazione molto alta sarà poco probabile che l’ipo di Facebook finirà per essere il migliore investimento del mondo».