Elena Jemmallo
Visitava e prescriveva ricette da tredici anni. Non solo. Dava lezioni di medicina agli aspiranti-medici. Lui, che la laurea in medicina non lha mai avuta. Così, un uomo di 43 anni, ora accusato di ben 19 capi d'imputazione e della violazione di 37 articoli del codice penale, ha ottenuto il posto di medico con falsi documenti. Aveva lavorato come anestesista e nel reparto rianimazione all'ospedale Belcolle di Viterbo e in cliniche private della provincia di Roma, raccontando a tutti di essere figlio di un questore della polizia greca del Regime dei Colonnelli e di avere diverse case su un'isola ellenica dove invitava i colleghi a passare le ferie. E invece, non cera una sola cosa del suo curriculum professionale che fosse vera.
Si è tradito per non pagare una multa. Si è presentato nel gennaio scorso in prefettura a Viterbo esibendo un documento, con tanto di timbro della Polstrada, che attestava l'annullamento del verbale. Ma gli impiegati, insospettiti, segnalarono il fatto alla stessa Polstrada che, in poco tempo, accertò che il timbro era stato falsificato.
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