Faggi e Squarzina nei 100 anni della Cgil

«Fu una lotta molto importante che segnò, insieme con il primo sciopero generale, tutta la storia sindacale di quegli anni». Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, ha commentato così le «Cinque giornate al porto», l'opera teatrale che portò in scena lo sciopero di 7000 lavoratori portuali di Genova nel 1900, da cui prese il via la protesta che portò alla caduta del Governo Saracco.
Epifani è intervenuto ieri al Teatro Duse di Genova a un dibattito su quei cinque giorni ed ha assistito alla proiezione del filmato originale dell'opera teatrale che nel 1969 venne messa in scena sulla base del testo scritto da Vico Faggi e Luigi Squarzina. «Fu una lotta per la libertà, per avere la possibilità di esprimere le proprie rivendicazioni, le proprie tutele - ha detto il segretario della Cgil -. Eravamo agli albori ma già allora il sindacato si batteva per i diritti e le libertà. In fondo è la costante di tutta la storia centenaria della Cgil».

Nel lavoro di Faggi e Squarzina c’è il ritratto fedele dell' Italia dei primi del Novecento: tra i personaggi troviamo il socialista Pietro Chiesa che poi diventerà deputato, il direttore dell' 'Avanti!' Leonida Bissolati, Ludovico Calda, uno degli artefici della manifestazione che sarà poi segretario della Camera del lavoro, ma anche figure secondarie come il contadino veneto che si prepara a partire per l'America.

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