Nicola Porro
nostro inviato a Singapore
Sono tre in questo momento i temi fondamentali per il sistema bancario italiano: il controllo sulla concorrenza viste le nuove aggregazioni bancarie, che è passato allAntitrust, la tassazione delle rendite finanziarie e la prossima legge finanziaria. Ne abbiamo parlato in una pausa dei lavori del Fondo monetario internazionale a Singapore con Corrado Faissola, numero uno di Banca Lombarda e recentemente salito alla guida dellAssociazione bancaria italiana. Non è il luogo per «indiscrezioni» aziendali, che in questi tempi sono oggetto di forti attenzioni speculative da parte del mercato, dice subito Faissola. E a due passi da lui, con lo stesso stile riservato, ma garbato, Giovanni Bazoli, presidente di Banca Intesa, sulla superfusione con il Sanpaolo si limita a esprimere piena soddisfazione. «È unoperazione completa sia dal punto di vista della dimensione che da quello della stabilità anche dellazionariato» prosegue il numero uno di Intesa ammettendo che questo matrimonio «corona» il proprio lavoro di banchiere.
Con il presidente dellAbi facciamo subito il punto sullAntitrust. Usando le nuove prerogative derivanti dal decreto Bersani, lAntitrust ha bloccato una circolare Abi che dava uninterpretazione su come applicare la nuova normativa sui costi di chiusura dei conti correnti. La circolare rappresenta per lAntitrust una potenziale intesa restrittiva della concorrenza. «La nostra prima reazione - dice Faissola - è stata di sorpresa. LAbi come tutte le associazioni di categoria con questa circolare intendeva dare un contributo riguardo le possibili interpretazioni di una norma appena approvata. Un atteggiamento che sembra lecito. Soprattutto considerando che resta ferma la possibilità di ogni singola azienda bancaria di dare la propria interpretazione alle nuove norme contenute nel decreto Bersani. La nostra circolare non ha la pretesa di dettare ununica interpretazione».
Togliendosi il cappello di presidente dellAbi e indossando quello di numero uno di Banca Lombarda, lei vuol dire che le circolari che i suoi uffici a Brescia ricevono dallAbi non sono vincolanti?
«Certo che no. Le banche ci hanno chiesto una nostra prima lettura. Le circolari Abi sono tenute in grande considerazione, per il livello professionale dei suoi funzionari. Ma nessuna banca le interpreta come unica fonte interpretativa. Come consigliere delegato di Banca Lombarda una volta convertito il decreto Bersani in legge ho subito dato disposizione ai miei uffici di iniziare un processo interpretativo autonomo. Riservandomi di approvare o no le loro conclusioni a prescindere della circolare dellAbi, che pure presiedo».
LAntitrust ha iniziato la sua missione sulle banche con la faccia feroce del nuovo arrivato. È comprensibile, dopo anni di silenziosa Bankitalia...
«LAntitrust ha ritenuto di dare una finalità di indirizzo politico alla nostra circolare che invece non aveva. Con lAuthority vogliamo chiarire in termini collaborativi i limiti che unassociazione di categoria ha nelle proprie prerogative statutarie».
In sostanza, però, si ha limpressione di scarsa concorrenza. Forse un riflesso condizionato dal passato di autorizzazioni amministrative financo per aprire uno sportello.
«Non è più così da tempo. Tra le banche cè oggi vera concorrenza. Ed è un trend non reversibile. È un processo che continuerà in maniera spontanea».
Ammetterà che nella sostanza, nella chiusura dei rapporti di un cliente con una banca, ci sono alcune vischiosità?
«Siamo imprese private. Quando leggo che dobbiamo fare ponti doro per permettere luscita di un nostro cliente trasecolo. Dobbiamo far sì che non ci siano ostacoli, ma le imprese è normale che facciano di tutto per mantenere e acquisire nuovi clienti. Ogni correntista che perdo per me è una sconfitta».
Crede che il sistema bancario subirà costi dallaumento delle imposte sui capital gain e la riduzione al 20% sugli interessi?
«Per i nostri conti economici la rimodulazione delle aliquote sulle rendite finanziarie è neutrale. Lunica conseguenza potrebbe nascere dalla predisposizione di nuove politiche commerciali sui conti correnti vista la loro futura e inferiore tassazione».
Cioè si spingerà lacceleratore sui conti correnti?
«Potrebbe tentare qualcuno. Anche se dal mio punto di vista il conto corrente non è uno strumento per attirare il risparmio, ma la sua funzione prevalente è essere un conto di servizio».
Sulla tassazione siete stati consultati da Visco?
«Sì, labbiamo incontrato».
E che cosa avete chiesto?
«La semplicità. Lipotesi di fasce di reddito a cui applicare diversa tassazione alla fonte sarebbe difficilissima da gestire e da spiegare».
Ci saranno degli elementi di retroattività?
«Non mi sembra che ci si stia muovendo in questa direzione. Sia gli interessi sulle cedole sia i capital gain si applicheranno su quanto maturato da una data x in poi».
E dunque le cedole ancora non maturate ad esempio di Btp vedranno nei flussi futuri una tassazione maggiore?
«Be, questo sì».
I tassi di interesse del debito pubblico saliranno?
«Generalmente no. La maggiore tassazione si traslerà su un rendimento inferiore per il detentore dellobbligazione».
La Finanziaria, secondo le prime indiscrezioni, non vede le agevolazioni sul costo del lavoro derivanti dalla riduzione del cuneo fiscale allargate anche al settore bancario.
«Non vi è ragione per cui i 330mila lavoratori del settore bancario non debbano essere trattati come tutti gli altri.
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