Simbolo, lista «Arcobaleno» e assetto del partito in vista delle politiche. Oggi il segretario del Pdci Oliviero Diliberto riunirà la direzione del suo partito per discutere, rigorosamente a porte chiuse, di questo. Sullo sfondo, la «vicenda» Cossutta e le affermazioni del presidente del partito su falce e martello e comunismo. Cossutta ieri è tornato sui temi che hanno destato scandalo, in particolare su quella della vitalità del comunismo, precisando e puntualizzando. «Intendevo dire - ha scritto - che oggi il Pci non c'è più e non si può rifare: i comunisti di oggi si devono cimentare con la storia di oggi. I miei solerti critici stiano tranquilli: il comunismo c'è ancora e ci sarà sempre, perché sempre ci sarà bisogno di uguaglianza e liberazione».
Resta aperta, invece, la questione del simbolo, collegata al dialogo con i Verdi, se il presidente del Pdci fa notare che «se per fare la lista Arcobaleno gli altri suoi componenti, a partire dai Verdi, chiedono a noi di non porre come pregiudiziale la presenza della falce e del martello nel simbolo comune, non c'è altra via che dichiarare la nostra disponibilità a non porre alcuna pregiudiziale». Difficile ipotizzare, però, che il presidente chieda in direzione di mettere ai voti l'ipotesi di abbandonare lo storico simbolo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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